E’ iniziata oggi la demolizione di 35 serbatoi in acciaio all’interno del Deposito Costiero ENI di Gaeta, finalizzata alla bonifica ed al nuovo sviluppo dell’area.
“Finalmente con l’avvio dell’eliminazione di parte dei serbatoi diventa realtà lo smantellamento degli impianti dell’azienda petrolifera in località Arzano. La riqualificazione è determinante ai fini di una nuova visione urbanistica della zona e di tutto il territorio cittadino che la nostra Amministrazione sta definendo. In quest’ottica continueremo a lavorare in stretta sinergia con ENI e Consind, in un’atmosfera di aperto confronto e sereno dialogo. Quella forte presenza di serbatoi ad Arzano presupponeva, sulla base del Piano Regolatore Generale del ’73, uno sviluppo industriale della città che non si è mai realizzato. E’ assolutamente necessario, quindi, procedere alla demolizione per dare il via al nuovo corso urbanistico – progettuale dell’area”.
“Abbiamo raggiunto quindi anche su questo fronte un grande risultato – aggiunge il Primo Cittadino – sopratutto abbiamo lavorato in sordina senza fare annunci né proclami, puntando dritti all’obbiettivo, con spirito di collaborazione e condivisione, con ENI e CONSIND. Ancora grande operatività, dunque, dalla nostra Amministrazione ch, attraverso un’incisiva concertazione, ha conseguito risultati fondamentali. Le importanti decisioni, prese nei diversi incontri, con i vertici ENI e Consind, hanno ben delineato il percorso e le specifiche tappe del complesso iter che porterà alla riqualificazione complessiva della zona interessata, circa 258.000 mq. Proseguiremo la nostra azione, sempre all’insegna della governance, per restituire alla città di Gaeta una parte del suo territorio da utilizzare nell’interesse della collettività”.
“Un’area strategica per lo sviluppo del Comune di Gaeta – conclude il Sindaco – che potrà essere utilizzata in vari ambiti del settore terziario ed essere altresì di sostegno alle attività portuali. Insieme all’ex Avir, rappresenterà il cuore pulsante della crescita socio – economica del nostro territorio. Inoltre stiamo lavorando per l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell’antico Monastero di Zannone, sito all’interno dell’area ENI. Nel nostro percorso di lavoro sinergico con l’ENI abbiamo posto in essere, dunque, azioni non solo di riqualificazione del nostro territorio, ma anche di valorizzazione dei suoi tesori storici e artistici, nell’ottica di una progettualità di crescita di ampio respiro della città, che prende in considerazione ogni sua potenzialità”.