Dopo gli attacchi del Consigliere di maggioranza Eduardo Accetta che martedì aveva dato fuoco alle polveri, il servizio della sosta a pagamento a Gaeta continua ad essere al centro di aspre critiche. A rincarare la dose Antonio Raimondi, capogruppo del Movimento Progressista.Sotto accusa, ancora una volta, l’incapacità e la disorganizzazione che ha portato al caos assoluto registrato nei giorni di Pasqua e Pasquetta e che sta caratterizzando un po’ in generale, sin dallo scorso 1 marzo, l’operatività del servizio curato dalla cooperativa “Blu Gaeta”, che si è aggiudicata l’appalto pluriennale. “Nel giorno di Pasquetta,- critica l’ex sindaco, – ho assistito personalmente a numerosi casi di turisti disorientati che volevano pagare la sosta ma trovando tutti i parcometri installati incredibilmente spenti o incappucciati, o rinunciavano, esponendo il Comune ad un mancato incasso, o dovevano percorrere centinaia di metri per trovare una rivendita di schede prepagate aperta considerato la festività o per raggiungere gli Ausiliari del Traffico che, per sopperire alla grave inefficenza organizzativa, vendevano anche loro le schede”.
“Solo nella tarda mattinata del 30 marzo, cioè a danni ormai fatti, continua Raimondi, il Comando di Polizia Locale ha provveduto ad apporre sulle colonnine appositi cartelli informativi”. “Siamo di fronte ad un modo ridicolo di gestire la sosta, un servizio di interesse pubblico, va giù duro il Consigliere di minoranza, che si protrae purtroppo dalla ripresa dello stesso ed, oltre a creare ovvi disagi, sta avendo un impatto negativo anche sull’immagine di Gaeta”. “Non è certo un bel biglietto da visita per il turismo che, a causa delle evidenti mancanze dell’Amministrazione Mitrano e della cooperativa, i visitatori delle nostre bellezze storiche e paesaggistiche debbano essere costretti quasi a delle maratone per regolarizzare la sosta”. “Una pessima figura che con buon senso e programmazione si poteva evitare” analizza Raimondi secondo il quale “è fuori da ogni logica aver fatto partire il servizio il 1 marzo senza che prima di tale data siano stati installati i parcometri”. “Inoltre, – conclude, – ho forti perplessità sulla legittimazione degli Ausiliari del Traffico a poter riscuotere denaro dall’utenza trattandosi di pubblici ufficiali e non di semplici parcheggiatori”
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