Di Alessia Maria Di Biase.
Se mi chiedi quando tutto è iniziato non lo so esattamente, la mia famiglia nasce il giorno in cui ho incontrato mi marito? Quando abbiamo capito di stare voler stare insieme per sempre? O prima ancora?Io e mio marito ci siamo conosciuti nel 2007 entrambi sapevamo di volere una famiglia numerosa, non ci abbiamo messo molto per pensare a dei figli ma, non so come spiegarlo, dopo i primi classici (e divertenti) tentativi avevo la sensazione viscerale di non poter aver figli biologici, ci abbiam messo poco, quindi, a guardarci in torno e fare i primi esami che, senza molte sorprese, confermavano la mia sensazione.
Non abbiamo avuto alcun dubbio, nessuna incertezza, il nostro percorso era l’adozione.
Era il 2012 quando abbiamo varcato per la prima volta la porta dell’equipe adozione della nostra ASL, gli incontri di gruppo, la giornata presso un Ente autorizzato e poi a settembre abbiamo depositato la domanda presso il nostro Tribunale di Riferimento.
Sapevamo di voler adottare due fratelli, non ceravamo un sostituto di un figlio mai arrivato, non avevo mai desiderato la pancia le poppate, e i passeggini, desideravo dei figli PUNTO.
Il documento ci arrivò a settembre 2013!
A gennaio 2014 fummo chiamati da uno degli 8 tribunali per un colloquio conoscitivo, andammo tranquilli sapendo che non era nulla di che se non un rispondere a domande che ci erano già state poste altre mille volte. Il giudice ci disse testuali parole: “se mai i bambini in Italia arrivano all’adozione sono casi clinici, se vi dovessero chiamare per un abbinamento sentitevi liberi di dire di no e … Andate in Brasile tutta la vita!” la cosa non ci sconvolse più di tanto … in realtà era quello che tutti ci dicevano della Nazionale e così lo stesso giorno andammo a dare mandato per il Brasile, era l’8 gennaio 2014.
Il giorno prima di una settimana di ferie a fine giugno arrivò una chiamata dal tribunale, lo stesso del colloquio conoscitivo, siete convocati per un possibile abbinamento, venite il 25 luglio!
1 mese, lungo come non mai, eravamo pronti a tutto ma non all’ignoto! Non so come quel mese passò e quel 25 luglio eravamo in 7 coppie, tutte curiose, agitate, tutte con la propria storia.
Ci presentarono il “caso” a tutte e 7 contemporaneamente, poi una ad una rientrammo. Due bimbe di 5 e 2 anni, sane, serene, allontanate per incuria dalla famiglia biologica, rischio giuridico! i genitori bio hanno fatto ricorso in appello…. Ci chiesero di aspettare due giorni, di mandare una mail dando o meno la nostra disponibilità e che poi saremmo stati contattati.
Io non tornai nemmeno a casa, avevo già mandato la mail con la nostra disponibilità il giorno dopo e iniziò così una nuova attesa. Se il mese prima mi era sembrato lungo quei 4 giorni erano eterni, ma alla fine il telefono squillò!!!!
In un attimo siamo diventati la mamma e il papà di due creature stupende (non le avevo ancora viste ma sapevo che erano stupende).
Ci diedero due settimane per preparare la camere, comprare il necessario organizzare il lavoro e partire. Il 13 agosto del 2014 è iniziata la nostra nuova vita. Come siamo arrivati a quel giorno? non lo so! com’ero io prima? non lo so! cosa c’era prima? Non lo so! So che ora siamo noi 4 che la matematica con noi ha sbagliato che 1+1=4 ma che 2+2= noi!
Da questa esperienza Giovanna e la sua amica Erika hanno creato questo sito http://www.heartfamily-it.com/ dopo essersi confrontate sull’evidente mancanza di informazioni che circonda il mondo dell’adozione: sia nazionale che internazionale.
Si sono aiutate tra loro, spesso scambiandosi informazioni, agevolando il reperimento di documenti, dati e news. Hanno deciso di condividere le loro esperienze passate e future, di raccontare le loro storie sperando che il sito possa diventare punto di riferimento per chi decide di intraprendere questo viaggio.
Per questo Giovanna ed Erika invitano chi ha affrontato l’adozione nazionale, a compilare il questionario scaricabile al seguente link http://www.heartfamily-it.com/questionario-an