A cura di Angelo Capotosto.Tattica: Un gol nei minuti finali permette alla Juventus di mettere una mano e mezza sullo scudetto 2013/2014. Una partita maschia, combattuta, tesa e giocata a ritmi che difficilmente riscontriamo nel campionato italiano: praticamente un match da Premier League. Tutto questo per merito di un Genoa sprezzante del pericolo bianconero che non si rintana come quasi tutte le squadre che affrontano la corazzata guidata da Antonio Conte, ma gioca pressando a tutto campo e schierando uomo contro uomo su tutte le fonti di gioco della capolista con degli accorgimenti particolari sul regista indiscusso Andrea Pirlo braccato costantemente da Matuzalem. Gasperini ha preparato alla grande i suoi giocatori e con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto portare a casa l’intera posta in palio. Purtroppo per lui si è trovato sulla sua strada un Buffon in forma Mondiale che è riuscito addirittura a parare un rigore, non proprio la specialità della casa. Pirlo nel finale ha poi reso la serata juventina perfetta con una punizione degna del suo nome e che ai tifosi più nostalgici ha ricordato uno di quei colpi decisivi di Sua maestà Alex Del Piero. Ottime le prove di Osvaldo da una parte e di De Maio dall’altra, un giocatore che è arrivato un po’ tardi sui grandi palcoscenici della Serie A viste le sue doti fisiche e temperamentali.
Mente: Per la Juventus la trasferta di Genova è capitata tra i due scontri diretti in Europa League contro la Fiorentina e il rischio poteva essere la poca concentrazione a così pochi giorni da una partita così delicata. Eppure Mister Conte è stato bravo a responsabilizzare tutti soprattutto in una serata che vedeva Tevez e Barzagli, i migliori giocatori dei rispettivi reparti, fermi ai box per motivi precauzionali proprio in vista del turno di coppa. A nostro avviso la Juve è già da qualche settimana che sembra fuori condizione e le vittorie arrivate contro milan, fiorentina e genoa non sono più roboanti e sciolte come la squadra cara al presidente Agnelli ci aveva abituato. Per quanto riguarda Gasperini la prestazione agonistica e comportamentale della sua squadra parla per lui. Questa giornata non gli ha regalato nessun punto in classifica, ma tanti tanti complimenti, avvenimento che difficilmente può rendere felice un allenatore della sua esperienza. Nonostante tutto ci associamo anche noi al coro di consensi per lui e per la sua squadra con la certezza che il Genoa potrà chiudere questo finale di stagione togliendosi non poche soddisfazioni.