Tentativo di salvezza numero 1, fallito. E’ svanita infatti negli ultimi secondi di una gara dalle mille emozioni, la possibilità per la Geoter Gaeta di conquistare la matematica permanenza nella massima serie con due giornate di anticipo. Al cospetto di un Benevento già salvo, ma che ha cercato a tutti i costi e trovato la vittoria per salutare nel miglior modo il pubblico amico, la compagine biancorossa ha disputato un incontro dai numerosi volti, rendendosi protagonista di esaltanti accelerazioni e improvvisi black out, che si sono poi rivelati fatali ai fini del risultato finale. E così, rispettando la regola del “non c’è due senza tre”, purtroppo però non in riferimento al risultato (i gaetani avevano vinto contro i sanniti nella stagione regolare sia all’andata che al ritorno) ma solo al punteggio, ironia della sorte anche stavolta il tabellone ha decretato il vincitore su quel 30-29 che non può non lasciare tanto amaro in bocca.
Top scorer del match, Daniel Recchiuti in doppia cifra a quota 10, seguito da Krasovec, 8 realizzazioni, e nota di merito per i due portieri, Cienzo e Di Palma, autori di ottime parate; tra le fila dei campani, 8 le reti firmate da Andrea Sangiuolo, rientrato dalla squalifica e schierato regolarmente in campo insieme al fratello Giuliano, nell’ultimo turno assente per motivi di salute.
La partenza dei ragazzi di Onelli è perfetta, dopo i primissimi minuti di equilibrio (2-2) trovano la strada giusta per imporre il proprio gioco e, aiutati dalle parate di Cienzo, al 9’ sono già sul +4, 3-7. I gaetani continuano a dettare legge e a mantenere le distanze, 4-8, 6-10, 7-11 al 18’, costringendo mister Ciullo al time out. Gli effetti per il tecnico locale sono quelli sperati, tanto che dopo cinque giri di lancette lo strappo è totalmente ricucito, 11-11, e complici i troppi errori in attacco degli ospiti, dopo il pareggio arriva anche il sorpasso, parziale di 7-0 e 14-11 al 27’. A rompere il digiuno ci pensa Recchiuti, 14-12 al 28’, autore anche del 15-13 con cui termina il primo tempo. Al rientro in campo, la Geoter ritorna alle calcagna con Aragona che riapre le danze per il 15-14 e, aiutata ancora da Cienzo, conserva il minimo scarto all’8’ grazie a Krasovec, 18-17. Ma ad un passo dalla parità, il Benevento ipoteca un altro break, stavolta di 4-0, che vanifica nuovamente il lavoro dei pontini. La partita sembra viaggiare verso un’unica direzione, tanto che al 18’ i padroni di casa festeggiano il massimo vantaggio, +7, 27-20. Sembra tutto perduto, invece no. Perché Marciano e compagni, come l’Araba Fenice, non mollano la presa e continuano a lottare, Di Palma tra i pali sale in cattedra e il controbreak di 8-2 è servito, 29-28 al 26’: incontro totalmente riaperto. La sfida si riaccende, Gaeta cerca invano il pari, Benevento stringe denti e difesa. Per tre lunghi minuti il punteggio rimane invariato. A far esplodere il “PalAdua” di Benevento è De Luca al 29’, 30-28, gli risponde a tono Aragona, 30-29 a pochi secondi dalla sirena finale. Pochi, troppo pochi per agguantare quella parità che avrebbe, sia in caso di vittoria che di sconfitta ai tiri di rigore, permesso alla Geoter di brindare la permanenza in Serie A-1° Divisione Nazionale.
Nella prossima giornata, i biancorossi osserveranno il turno di riposo previsto dalla Poule Retrocessione, ma, pur non giocando, la salvezza potrebbe già arrivare. Al Palasport di Pontinia, infatti, sabato 29 marzo, andrà in scena lo scontro tra Lazio e Alcamo: in caso di vittoria (piena o ai rigori) o di sconfitta ai rigori dei laziali, la Geoter sarebbe matematicamente salva.
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