Costante è l’opera di vigilanza e controllo del litorale formiano da parte dei militari dell’Ufficio locale marittimo – Guardia Costiera di Formia al comando del luogotenente Antonio Corrado di concerto e con il coordinamento della capitaneria di porto di Gaeta al comando del comandante Cosimo Nicastro, che nella giornata odierna sono dovuti intervenire su vari fronti.
In pochi minuti la sala operativa diretta dal comandante Corrado inviava in loco due unità navali, la motovedetta CP 548 e il battello veloce G.C. A68, e due radiomobili via terra presso il lido di Gianola, per effettuare subito i rilievi del caso.
I militari giunti via mare, nonostante le forti raffiche di vento di ponente presenti in zona, riuscivano a effettuare subito una prima ispezione della zona, unitamente a un operatore tecnico subacqueo specializzato, mentre il personale giunto via terra metteva l’area in sicurezza, delimitandola con cartelli monitori e nastro bicolore per tenere lontani i centinaia di bagnanti incuriositi alla vista dei militari sulla scogliera e delle unità navali.
Da una prima ispezione visiva dell’oggetto adagiato sul fondale marino di fronte alla scogliera di protezione del lido, effettuata da parte del personale militare giunto in zona e dal sub-ots, presumibilmente si trattava di un vecchio proiettile risalente alla seconda guerra mondiale, e pertanto immediatamente la sala operativa di Formia unitamente a quella della superiore Capitaneria di Porto di Gaeta procedevano ad attivare la macchina per il recupero del presunto ordigno bellico, mettendo contestualmente la zona di mare e la scogliera in sicurezza.
Le due unità navali della Guardia Costiera di Formia, una volta raggiunta la barca a vela, dopo aver adottato tutte le misure di sicurezza fra cui fatto indossare i giubbotti di salvataggio alla coppia di turisti francesi, unitamente alla sopraggiunta imbarcazione del locale gruppo ormeggiatori di Formia e Gaeta riuscivano ad organizzare un non facile rimorchio in sicurezza della barca a vela di circa 15 metri nel porto di Formia, con la motovedetta CP 548 che scortava il convoglio sopravento, facendo da scudo alle onde che rendevano difficile il rimorchio dell’unità a vela, permettendo così il rientro a Formia dei due turisti francesci in completa sicurezza.
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