Giochi di lancio dal mondo: il kubb

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Tra i numerosi giochi in dotazione della ludoteca comunale di Gaeta, non poteva di certo mancare uno dei giochi di lancio più conosciuti in Italia e non solo: il kubb.

Il kubb, di origine vichinga, nasce sull’isola svedese di Gotland nel Mar Baltico ed è un gioco con regole molto semplici, un mix tra il bowling e le bocce. Costruito interamente in legno, è costituito da 21 pezzi: un Re, 10 kubb, 6 bastoni da lancio di forma cilindrica e 4 picchetti necessari per delimitare il campo di gioco (qualora si giochi su un terreno morbido tipo prato, spiaggia, etc.).

Il kubb è un gioco di squadra ma può essere giocato anche uno contro uno. I componenti della squadra possono variare di numero ma i bastoni da lanciare a disposizione di ciascun team rimangono sempre sei.

Lo scopo del gioco è quello di abbattere tutti i kubb (cinque) della squadra avversaria posizionati inizialmente sulla linea di fondo e in seguito abbattere il Re utilizzando i sei bastoni di lancio in dotazione. Ma attenzione! Se, inavvertitamente, una squadra dovesse abbattere il Re prima che tutti i kubb avversari siano stati “eliminati”, questa perde la partita.

Una volta stabilite le squadre, si procede alla preparazione del campo di gioco. Si crea un rettangolo con il lato corto di 5 metri e quello lungo che può variare dai 6 agli 8 metri; si posiziona un picchetto di legno ad ogni angolo per delimitare il campo. Al centro esatto di questo campo si posiziona il Re che si distingue dagli altri pezzi in gioco per le sue dimensioni maggiori. Ogni squadra sceglie la propria metà campo e posiziona i 5 kubb in posizione verticale sulla propria linea di fondo, distanziandoli a proprio piacimento.

A questo punto è tutto pronto per iniziare a giocare! La squadra che inizia deve lanciare i sei bastoni (impugnandoli ad una estremità e lanciandoli dal basso verso l’alto in maniera simile al lancio delle bocce o di una palla da bowling) a disposizione e cercare di abbattere il maggior numero possibile di kubb situati nel campo avversario. Il lancio deve avvenire con i piedi dietro la propria linea di fondo e si può lanciare un solo bastone per volta. I bastoni non possono essere lanciati orizzontalmente; non si può lanciare un bastone e concludere il tiro con uno o due piedi oltre la linea di lancio; il bastone lanciato scorrettamente non è considerato valido (pertanto il lancio viene annullato, non ripetuto e sono azzerate le conseguenze del lancio, ad eccezione dell’eventuale abbattimento del Re che fa comunque perdere la partita).

Qualora la prima squadra non abbia abbattuto alcun kubb i bastoni di lancio vengono passati agli avversari che a loro volta tenteranno di abbattere i kubb dei rivali; si procede in questo modo finché una delle due squadre non riesce ad abbattere almeno un kubb. In quest’ultimo caso la squadra che ha kubb abbattuti li prende in mano, si posiziona dietro la propria linea di fondo e li lancia con qualsiasi tecnica nella metà campo avversaria, senza farli uscire dal perimetro di gioco. Al suo turno di gioco la squadra non potrà abbattere i kubb disposti a fondo campo dell’avversario ma dovrà abbattere prima i kubb che essa stessa ha lanciato nella metà campo avversaria. Se non si riescono ad abbattere i nuovi kubb con i sei bastoni disponibili il turno passa all’avversario che non tirerà più dalla linea di fondo ma dalla linea ideale parallela a quella di fondo segnata dal kubb più vicino alla linea di metà campo rimasto in piedi.

La squadra che riesce ad abbattere tutti i kubb presenti sul campo avversario, se ha ancora bastoni a disposizione può dichiarare la propria intenzione di colpire il Re. Si prendono i bastoni rimasti, i tiratori si posizionano sulla propria linea di fondo e tentano di abbattere il Re. Se il re viene abbattuto la squadra vince; se non vi riesce e il Re è ancora in piedi la squadra perde.

Il regolamento integrale del Campionato Italiano di kubb può essere visualizzato a questo indirizzo: http://www.cornhole.it/kubb/regolamenti/regolegiocokubb.pdf

Adriano Nardone

Ass. Horus

Fonte: Wikipedia

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