In poco più di un anno le sale giochi si sono ridotte del 38%, gli esercizi commerciali con slot e vlt dell’8,3%, il numero complessivo di apparecchi del 37,6%. Sono i numeri che la Delegata alla Legalità Patrizia Menanno ha portato questa mattina all’attenzione della Commissione Trasparenza.
“Al 29 settembre 2014 – spiega – le sale gioco erano tredici, una la licenza per la distribuzione dei giochi, tre le installazioni per sale scommesse e 132 gli esercizi commerciali con slotmachine e videolottery. Al 31 gennaio 2016 le sale si sono ridotte ad otto, gli esercizi commerciali con slot e vlt a 121 (11 in meno). Una è rimasta la licenza per la distribuzione di giochi mentre sono raddoppiate le sale scommesse regolate dall’art. 88 del Tulps, dunque autorizzate dalla Questura. I numeri premiano le politiche messe in campo dall’Amministrazione per arginare il dilagare del gioco patologico, fenomeno che ha già ridotto sul lastrico molte famiglie del territorio. Gli apparecchi stimati al 2014 erano circa 500. A gennaio 2016 le macchinette contate si sono ridotte a 312. Questo significa che oggi abbiamo circa 1 macchinetta per 115 abitanti laddove nel 2014 ne avevamo una per ogni 70 abitanti. E’ un grande risultato”.
Nel 2015 e 2016 al Comune di Formia non sono pervenute richieste di nuove installazioni per apparecchi da gioco. “Le ultime – spiega Patrizia Menanno – risalgono al 2014 (sette), sei fino ad aprile e una a novembre. Le precedenti risalgono al 2013 (due), una al 2011 e una al 2010, più un subingresso”.
Nel corso della riunione di commissione sono stati illustrati anche i dati forniti dai Servizi per le Dipendenze dell’Asl. “I contatti – spiega la Delegata alla Legalità – sono stati 154, 128 i casi presi in carico. Gli utenti sono tredici di cui cinque residenti a Formia e Gaeta. E’ stata riscontrata una crescente richiesta di aiuto da parte di pazienti e/o familiari di giocatori alle prese con questa angosciante problematica”.
Per quanto concerne i controlli sul rispetto dei provvedimenti amministrativi adottati dal Comune per la limitazione del gioco d’azzardo “quindici sono stati i verbali stilati ai sensi del regolamento – conclude Patrizia Menanno – e una la multa per violazione della legge regionale che vieta la pubblicità delle sale da gioco. Tutte le contravvenzioni sono state impugnate. Siamo in attesa che la giustizia si esprima”.
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