Il Tribunale di Cassino nella persona del Giudice Dott.ssa Maria Cristina Sangiovanni, nella giornata di ieri , ha mandato assolto D.L. dal predetto reato perché il fatto non sussiste.
La Pubblica Accusa aveva richiesto una condanna ad un anno ed otto mesi di reclusione ritenendo provata la condotta di cui al capo di imputazione
Il giovane, a seguito della denuncia dei genitori della persona offesa all’epoca dei fatti minorenne, era stato rinviato a giudizio e sottoposto dapprima al divieto di avvicinamento alla p.o. e successivamente agli arresti domiciliari presso la sua abitazioni in Itri a far dara dallo scorso 13 giugno.
Durante il corso del processo la difesa, rappresentata dall’Avv. Claudia Magliuzzi, è riuscita a smontare il quadro accusatorio provando la insussistenza degli elementi costitutivi della fattispecie di reato a lui addebitato.
Contrariamente a quanto sostenuto dal P.M., l’Avv. Magliuzzi ha dimostrato che la relazione affettiva tra i due ragazzi fosse particolarmente conflittuale e che le condotte addebitate fossero determinate dal rapporto controverso tra i due ma non tali da poter configurare la condotta di molestie e minacce aggravate.
In particolare la difesa ha evidenziato la assenza della prova dello stato di ansia, del cambiamento delle abitudini di vita e del timore per l’incolumità della persona offesa.
Sottolinea l’Avv. Magliuzzi, comunque, l’importanza di tenere sempre alta la guardia sui reati da codice rosso, pur dovendo il difensore e la giustizia in generale garantire nel processo si accerti la veridicità e la fondatezza di quanto denunciato.
