“Nel consiglio comunale del 22 ottobre è stato fatto un grande passo in avanti per la costituzione di un centro di aggregazione giovanile. Durante la discussione del punto fissato all’ordine del giorno l’Amministrazione Comunale ha comunicato di aver ottenuto dalla Regione Lazio un finanziamento di 106500 euro finalizzato alla costituzione di una struttura di aggregazione. Oltre ad essere frutto del lavoro nelle sedi istituzionali dei consiglieri Rosato e Narducci questo risultato è in gran parte merito dei Giovani Democratici di Gaeta, che per primi hanno evidenziato l’esigenza e l’importanza dell’istituzione di un centro di questo tipo, riscontrando un ampio consenso in città, soprattutto nelle fasce giovanili, raccogliendo più di 350 firme di concittadini e intervenendo più volte sulla stampa per stimolare il dibattito dell’opinione pubblica sul tema.
Il primo passo è stato fatto, ma siamo consapevoli che dovranno esserne fatti altri per raggiungere il nostro obiettivo. Noi Giovani Democratici di Gaeta continueremo a tenere alta la nostra attenzione e vigileremo sull’iter amministrativo per avere nel più breve tempo possibile un centro di aggregazione funzionante e idoneo allo scopo”.
Questo è quanto riportava un comunicato stampa, era il 22 ottobre del 2015.
Quando il binomio giovani – buona politica scende in campo, questi sono i risultati. Quella sul centro di aggregazione giovanile è, ormai, una battaglia che portiamo avanti da anni, e ci fa tanto piacere che altri giovani si siano accorti del problema. Meglio tardi che mai.
Noi Giovani Democratici di Gaeta rinnoviamo il nostro impegno e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità affinché i ragazzi di Gaeta abbiano lo spazio aggregativo di cui hanno bisogno. Lo scopo della nostra organizzazione è quello di rappresentare, in primis, le istanze dei nostri coetanei e non condividere il destino di chi dovremmo rappresentare, significherebbe incappare nella sconfitta culturale del nostro movimento. L’espressione critica della generazione che più di tutte sta scontando (e sconterà) l’immobilismo degli anni passati non può manifestarsi unicamente tramite slogan o espressioni autoreferenziali di solidarietà.
Vogliamo che le nostre battaglie si traducano in risultati concreti e tangibili.
Saremo ben lieti di accogliere tutti coloro che vorranno essere al nostro fianco in questa sfida nel nome della buona politica e del bene della nostra amata città.
Noi non abbiamo paura di scendere in campo e metterci la faccia, l’abbiamo sempre fatto.
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