Depurazione in “forte crisi”, su 24 punti monitorati nel Lazio, ben 17 sono risultati “fuorilegge”.
Le acque campionate dai biologi di Legambiente evidenziano la presenza di scarichi “non depurati adeguatamente con presenze di valori di escherichia coli e enterococchi intestinali al di sopra dei valori consentiti dalla normativa vigente, in particolare per i campionamenti effettuati in prossimità di foci di fiumi, torrenti e canali”. Questa la fotografia scattata da Goletta Verde, la celebre campagna dedicata al monitoraggio sulla salute delle coste e delle acque.
In una nota si spiega che: “anche le acque prelevate nei pressi di alcune spiagge, dov’era notevole la presenza di bagnanti, hanno raggiunto preoccupanti livelli di carica batterica. Le maggiori criticità sono state riscontrate lungo il litorale romano e in provincia di Viterbo”. La campagna realizzata anche grazie al contributo del Coou, Consorzio obbligatorio degli oli usati, ha fatto tappa nel Lazio oltre che per “verificare lo stato di salute del mare, anche per puntare l’ attenzione sulla cementificazione delle coste, l’ erosione costiera e il consumo di suolo e sul mare ‘negato’ ai bagnanti”.
Sui quattordici campionamenti effettuati in provincia di Roma solo in tre punti le analisi hanno evidenziato livelli di carica batterica entro i limiti di legge. Le acque degli altri prelievi, invece, sono risultate tutti ‘fortemente inquinati’. A partire dalla Capitale, dove sono ‘fuorileggè due dei tre campionamenti eseguiti a Ostia (alla foce del fiume Tevere e alla foce del canale nei pressi della spiaggia situata all’altezza del cancello numero uno). Nella norma, invece, il prelievo effettuato alla spiaggia sulla destra del canale dei Pescatori, sempre a Ostia.
Cariche batteriche elevate anche a Marina di Cerveteri, alla foce del fosso Zambra; a Ladispoli, alla foce del rio Vaccina; a Fiumicino, alla foce del canale dei Pescatori; a Ardea, alla foce del fosso Grande; a Nettuno, nei pressi della spiaggia a sinistra del porto canale in via Matteotti. Tre su tre ‘fortemente inquinatì i prelievi effettuati a Pomezia, uno alla spiaggia alla foce del rio Torto e due a Torvajanica (alle foci dei canali all’altezza di via Filadelfia e via Siviglia). Dei due prelievi effettuati a Anzio, uno è risultato ‘fortemente inquinato’: quello prelevato alla foce del fosso Cavallo Morto, lungomare delle Sterlizie, in località Lido dei Gigli. Entro i limiti di legge la carica batterica riscontrata, invece, alla spiaggia all’incrocio tra via Genova e via Venezia, sempre ad Anzio e nel comune di Santa Marinella, località Santa Severa, al lungomare Pyrgi (angolo viale Olimpia).
Sette i prelievi effettuati dai tecnici della Goletta Verde, invece, in provincia di Latina, tre dei quali ‘fuorilegge’. L’unico campionamento risultato ‘fortemente inquinatò è quello effettuato a Formia, in località Gianola, alla foce del rio Santacroce.
‘Inquinate’, invece, le acque prelevate a Latina (Foce Verde, incrocio tra strada Valmontorio e Strada dell’Argine) e quello a Marina di Minturno (alla foce del fiume Garigliano).
Entro i limiti di legge, invece, i campionamenti a San Felice Circeo (spiaggia a 400 m alla sinistra idrografica del torrente Vittoria, presso viale Europa), a Terracina (foce canale Sisto, località San Vito), a Fondi (foce canale Sant’Anastasia, nell’omonima località) e a Gaeta (spiaggia in corrispondenza del torrente Longato – fronte via Sant’Agostino). Tre, infine, i campionamenti in provincia di Viterbo, tutti con cariche batteriche oltre i limiti di legge. Fortemente inquinati i prelievi a Tarquinia (foce del fiume Marta, località Voltone) e a Montalto di Castro (foce fiume Fiora, località Marina). In quest’ultimo comune è risultato ‘inquinatò anche il prelievo alla foce del fosso Chiarone in località Pescia Romana.
(01 agosto 2013)
Fonte: larepubblica.it