Sono state rubate alcune delle boe posizionate all’interno del Golfo di Gaeta in merito al progetto Samobis avviato dalla Provincia di Latina in collaborazione con dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, la Capitaneria di Porto di Gaeta e l’Arpa Lazio.
L’inaspettata assenza di parte della strumentazione ha lasciato basiti i tecnici che erano andati a recuperare l’attrezzatura posizionata nei giorni scorsi. Circa una decina di galleggianti unitamente alla strumentazione immersa ad esso collegate, non erano più al punto in cui erano state posizionate. A detta dei tecnici che le avevano posizionate, pare molto improbabile che possano essere state trascinate via dalle correnti marine. Più facile che si tratti di furto vero e proprio.
A questo punto resta da capire il perché di tale gesto; si tratta di un semplice furto ad opera di qualche malfattore, o di un furto volto a non far conoscere il reale stato dell’inquinamento marino? Una risposta sull’inquinamento della acque del golo la daranno certamente le analisi sulle strumentazioni ancorate alle boe recuperate. Le operazioni di recupero stanno avvenendo unitamente a personale della Capitaneria di Porto di Gaeta.
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