di Martina Stagno
Quattro anni dopo “Non c’è pace tra gli ulivi” la città di Fondi, città originaria del regista Giuseppe De Santis, torna a fare da sfondo ad un suo lavoro, “Giorni d’amore”.
A dominare la scena questa volta c’è l’orgoglio tutto italiano Marcello Mastroianni, anche lui originario del basso Lazio, accompagnato da una giovanissima Marina Vlady.
Il film, questa volta a colori, narra la storia di Angela e Pasquale, una coppia innamorata di umili origini che rimanda il matrimonio a causa dell’alto costo di una cerimonia tradizionale. Le famiglie dei due decidono allora di far rapire Angela da Pasquale di modo che, vista la situazione incresciosa, una sfarzosa festa tradizionale possa essere sostituita da un casto matrimonio riparatore. Alla fine tra litigi e complicazioni i due riusciranno finalmente a coronare il sogno d’amore sposandosi.
Il film, che impiegò sul set come comparse ed attori molti abitanti del posto, ricevette due premi. Il primo fu la Concha d’oro, premio principale del Festival Internazionale del cinema di San Sebastiàn in Spagna, nel 1955 come miglior film del concorso. L’altro premio ricevuto è invece italiano; si tratta, infatti, del Nastro d’argento a Marcello Mastroianni come miglior attore protagonista.
Curiosità: proprio Marcello Mastroianni detiene il record di maggior vincite, sette, di un nastro d’argento per un attore protagonista. Lo seguono Vittorio Gassman e Nino Manfredi con quattro Nastri.
Ancora una volta invitiamo i nostri lettori a godere di un capolavoro nostrano di nuovo toccato da amori in fuga, peripezie, luoghi familiari e artisti di grande bravura.
Troviamo un’oretta del nostro tempo per goderci quest’altro lavoro pontino! Ancora buona visione!