di Martina Stagno
Itri set a cielo aperto. La città pontina, infatti, è stata nel tempo teatro di numerose sequenze appartenenti a diversi film. Il primo in linea di tempo a sceglierla come scenario di una produzione propria è stato Vittorio De Sica, regista, sceneggiatore e attore di origini ciociare i cui lavori hanno ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui quattro Oscar come miglior film straniero.
De Sica ambientò le scene del capolavoro “La Ciociara” del 1960, che vede come protagonista Sophia Loren, proprio ad Itri e nella vicina Fondi.
Curiosità: Il film, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Alberto Moravia ambientato nel difficile periodo storico della Seconda Guerra Mondiale, ricevette numerosi premi come miglior film straniero, tra cui un Golden Globe ed anche un premio al National Board of Review. I premi più numerosi, Oscar e Nastro d’Argento come miglior attrice protagonista, premio BAFTA come miglior attrice straniera e miglior interpretazione femminile al festival di Cannes, furono però diretti alla Loren, protagonista della pellicola.
Solo un anno dopo, nel 1961, il britannico Guy Hamilton, scelse la “salita” del Santuario della Madonna della Civita come sfondo per alcune sequenze del film “I due nemici” ambientato, anche questo, nella Seconda Guerra Mondiale, questa volta durante la Campagna dell’Africa Orientale del 1941.
Nel 1971, anche il regista italiano Luigi Magni scelse di girare ad Itri alcune scene dal film “Scipione detto anche l’africano” con protagonista Marcello Mastroianni, che tornava a recitare nel pontino come aveva già fatto per “Giorni d’amore” di De Santis.
Negli anni duemila invece, alcune scene della serie “Un ciclone in famiglia” con protagonista Massimo Boldi furono girate proprio tra Itri e Sermoneta.