di Martina Stagno
Prende il via sul Gazzettino del Golfo una nuova rubrica che presenta le pellicole girate nel corso del tempo nel Golfo di Gaeta e nelle zone limitrofe.
Il primo regista ad affidare ai paesaggi del sud pontino lo sfondo di una sua creazione fu Giuseppe de Santis che, nel 1950 approdò nei cinema con il suo terzo film “Non c’è pace tra gli ulivi” le cui scene sono state girate tra le città di Itri, Fondi e Sperlonga.
Il film, che vede come protagonisti Raf Vallone e Lucia Bosè, ha come tema centrale la condizione dei pochi uomini che, sopravvissuti alla guerra, tornando a casa non avevano più nulla e si sforzavano di trovare un lavoro e di andare avanti. Tutta la vicenda ruota attorno alla storia di Francesco Dominici, uomo appena tornato dal fronte, che dopo varie vicissitudini, inseguimenti con le forze dell’ordine, mesi di carcere e latitanza riesce a veder trionfare la giustizia e a poter iniziare una vita serena con l’amata Lucia.
Nell’anno di uscita il film incassò circa £ 405.000.000 quindi 209.165,04 € odierni.
In merito alla produzione l’italiano Gianni Rondolino, critico cinematografico, nel catalogo Bolaffi del cinema italiano contenente tutti i film in uscita nel dopoguerra, lo definisce privo di un’autonomia artistica e limitato alla presentazione di un tema e di una sua soluzione.
Tuttavia non possiamo che consigliare un film che ci riporta indietro nel difficile passato dei nostri predecessori dandoci inoltre l’opportunità di osservare le sembianze di paesaggi a noi conosciuti in un tempo abbastanza distante dal presente.
Il film è inoltre ritenuto dallo stesso regista uno dei più riusciti tra i suoi, quindi perché non prendersi un’oretta di tempo per gustare un lavoro tutto pontino? Buona visione.