Applausi e richieste di repliche dalle centinaia di persone che sono scese nel suggestivo Cisternone Romano e da coloro che non sono riusciti ad entrare, data l’enorme affluenza, per assistere a questa autentica e originale drammatizzazione della famosa vicenda di Paolo e Francesca, tradotta in azione scenica dalla Compagnia Teatrale Costellazione per la regia dei fratelli Roberta e Roberto Costantini e l’Aiuto regia di Marco Marino.
Affascinante performance, che mantiene intatto il senso profondo della storia narrata nel V canto facendo spettacolo delle idee, della fede e della filosofia del Sommo, esaltandone l’innata musicalità con corali e assoli, vocali e corporei.
MOTEL INFERNO è un passaggio, una permanenza breve dello spettatore nel luogo che lo ospita, dal carattere anche vagamente clandestino, quale appunto fu l’amore di Paolo e Francesca. Sono trasmutazioni del testo che fanno sì che possiamo parlare di Variazioni e non di Lectura Dantis: il verso del Sommo mantiene la sua carica performativa mentre viene tradotto in immagini, corpo e suono.
E allora il pubblico, novello Dante, condotto da Virgilio inizia la sua discesa agli inferi incontrando Minosse e la sua corte: il dèmone, tenutario crudele dai tratti grotteschi, accoglie i visitatori cingendosi con una singolare coda per decretarne la condanna mentre le voci inascoltate delle anime dannate fanno da coro al racconto straziante di Paolo e Francesca sulle note di un tango argentino.
La Compagnia Teatrale Costellazione ha scelto di coniugare una forma artistica come quella del teatro alla valorizzazione di un luogo così evocativo come il Cisternone Romano che, per sua natura, ben si presta all’ambientazione emotiva dell’Opera dantesca: da sito archeologico del I sec. A. C., punto di raccolta dell’acqua convogliata poi alle navi in partenza dall’odierno Porticciolo Caposele, a teatro itinerante della più alta Poesia mai scritta in ogni tempo.
Particolarissimi sia le acconciature del Maestro Gianni Di Nucci, eccellenza formiana, che i trucchi di Giulia Fares, giovane artista diplomata all’Accademia Nazionale di Trucco Professionale di Roma, e le coreografie dei tangueri di Formiae Tango.
Da tempo la Compagnia sta affrontando uno studio attoriale e registico su Dante e La Divina Commedia alla ricerca di una forma teatrale moderna ed essenziale che riesca a rispettare fedelmente i versi del Sommo Poeta ed allo stesso tempo si avvicini al grande poema in modo nuovo.
Tale “corto teatrale” è solo un frammento del percorso della Compagnia Costellazione su Dante: il progetto “Inferno”, difatti, prevede la creazione di uno spettacolo sull’intera Cantica dantesca, di cui Motel Inferno – variazioni sul V Canto, rappresenta solo un estratto.
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