Ore 9.30: a soli 30 minuti dall’apertura dei “cancelli”, il Molo Sanità, elegante salotto poggiato sul mare, era già colmo di ‘pezzi di storia marciante’ tant’è che, per altri Vesparaduno, si sarebbe anche potuta chiudere lì. Ma non per Gaeta. Lo squillo di un telefono: “Stiamo arrivando, siamo in 50”, poi “Ciao…quanti?! 25? Ok. Vi aspettiamo”.
L’adrenalina alle stelle e il sogno si materializza: la realtà ci dice 280 veicoli iscritti, 30 club registrati, 352 tra conducenti e passeggeri e 50 “indipendenti”, per un totale di 400 vespe in piazza. Numeri di rilevanza nazionale che non passeranno inosservati agli “addetti ai lavori”; basti pensare che solo pochi raduni ufficiali “Vespa Club” possono contare simili numeri.
Un applauso va a chi ha seguito il suo istinto, partendo da Foggia o da Riccione, al Club più numeroso di Pomigliano D’Arco (insignito del Premio Gazzettino del Golfo), ai tanti da Sora, Cisterna, Roma, Sulmona, Napoli, Maddaloni, Mondragone, Sorrento, Sarno, Popoli e a tutti i vespisti presenti, compresi i più vicini di Formia, Scauri e Itri.
Un grazie personale del Gazzettino del Golfo va agli Amici Vespisti Indipendenti Gaeta per averci travolto con il loro entusiasmo e gli Amici di Gaeta Dinamica per l’impegno svolto e la fattiva collaborazione sempre in sintonia con il nostro spirito.
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