Novità in arrivo per tutti i disoccupati italiani: con l’inizio del 2025, l’INPS ha recentemente annunciato una nuova NASpPI.
La Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego, meglio conosciuta con l’acronimo di NASpI, rappresenta un’indennità mensile di disoccupazione atta a sostenere i lavoratori disoccupati. La misura è stata principalmente introdotta per garantire un sostegno al reddito per chi perde involontariamente il lavoro.
Introdotta in Italia per la prima volta nel 2015, la NASpI è riservata solo ad alcune categorie di lavoratori. Tra questi, spiccano i dipendenti, gli apprendisti, i soci di una cooperativa con rapporto di lavoro subordinato e i dipendenti della pubblica amministrazione a tempo determinato.
L’indennità NASpI viene erogata a cadenza mensile, in sostituzione di un normale stipendio. L’importo, tuttavia, può variare a seconda della retribuzione percepita nell’arco dei 12 mesi precedenti al momento del licenziamento o alla durata del vecchio rapporto di lavoro.
Il calcolo dell’importo della NASpI è sempre stato legato alla retribuzione percepita nei quattro anni precedenti alla disoccupazione. Per i lavoratori interessati da periodi di cassa integrazione, tuttavia, non è mai stato possibile presentare una retribuzione imponibile sufficiente. In merito a questo problema, l’INPS ha recentemente illustrato le modalità di gestione della domanda di disoccupazione da parte di lavoratori collocati in cassa integrazione a zero ore. Per questa specifica categoria di disoccupati, sarà necessario procedere con la valorizzazione dei dati dell’imponibile previdenziale.
Quest’ultimo valore si riferisce alla contribuzione figurativa relativa alle integrazioni salariali sostitutive della retribuzione. Per i cassaintegrati a zero ore, quindi, la retribuzione quadriennale per calcolare la NASpI è stata prontamente sostituita dalla contribuzione riconosciuta al lavoratore per i periodi di CIG. In questi casi, è necessario utilizzare il valore figurativo mensile dichiarato dall’azienda per i mesi in cassa integrazione. Successivamente, dovrà essere calcolata la media mensile dei 48 mesi del quadriennio.
L’importo NASpI, a questo punto, potrà essere calcolato come il 75% della media mensile fino a una determinata soglia, con aggiunte proporzionali e valori superiori. La durata del sussidio, invece, dipenderà dal periodo contributivo. A questo proposito, i 48 mesi di cassa integrazione figureranno come contribuzione, con una durata massima applicabile pari a 24 mesi. Negli ultimi anni, l’INPS ha contribuito a rendere il sistema di calcolo NASpI più inclusivo, permettendo ad un numero maggiore di disoccupati di accedere a questa importante forma di sostegno economico.
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