Un tremendo volo dal motociclo (uno Scarabeo) e per il giovanissimo guidatore protagonista del brutto incidente avvenuto sulla Itri-Fondi; ancora sul posto Carabinieri di Itri e Polizia Locale, intervenuti sul posto unitamente all’ambulanza, all’auto medica, un’elicottero del 118 e a un funzionario dei Vigili del Fuoco del distaccamento centrale di Latina che stava transitando nella zona.
Erano le 15,30 quando, all’altezza del km. 129,600 della statale Appia, tra Itri e Fondi, a trecento metri dalla piazzola esterna del cimitero, il guidatore di uno scooter Scarabeo, non si capisce ancora bene se urtato da qualche auto o se per un incidente capitatogli da solo, è andato a battere violentemente contro la barriera in cemento e pietra che delimita la carreggiata sulla destra nel senso di marcia Itri-Fondi. La scena che si è presentata agli automobilisti in transito sulla strada sempre tanto trafficata, è apparsa subito drammatica con il ragazzo dal volto interamente ricoperto dal sangue e riverso sull’asfalto apparentemente privo di sensi. Subito gli automobilisti in transito (mentre il traffico si è subito bloccato) hanno allertato il 118, giunti con un’ambulanza e l’auto medica, prima dell’arrivo dell’eliambulanza che ha trasferito il ferito, in codice rosso, al Santa Maria Goretti di Latina. Arrivavano anche i Carabinieri della stazione di Itri, affidata momentaneamente al m.llo Rosario Amato, i militi del Norm della compagnia CC di Formia e la pattuglia della Polizia Locale composta dagli agenti Sergio Stamegna e Rosa Pelliccia. Si è pure fermato a dare manforte il funzionario provinciale di Vigili del Fuoco di piazzale Carturan di Latina che, alla vista dell’emergenza, ha cercato di prodigarsi anche lui. Al momento (sono le 17,40) non si conoscono ancora nel dettaglio i particolari della dinamica del sinistro (qualcuno parla di uno scontro con un’auto, ma ancora è tutto da accertare), né l’identità e le condizioni del malcapitato guidatore dello Scarabeo, recuperato dal carro attrezzi della ditta Palmieri e Treglia.
Orazio Ruggieri
Si ringrazia per le foto Roberto Matrullo