Domani alle ore 10:30 all’interno del progetto Teatri Riuniti del golfo School e alle ore 18:00aperto al pubblico la prima assoluta della nuova produzione firmata Ipab SS. Annunziata, Fondazione Alzaia, Teatri Riuniti del golfo, Teatro Bertolt Brecht. L’iniziativa ha ricevuto il prestigioso patrocinio dell’ “EXPO 2015 – Progetto scuola” e si inserisce all’interno del progetto Officine culturali della Regione Lazio.
Il riadattamento della nota storia di “Hansel e Gretel” parte da un provino, dalla ricerca di un testimonial del saper mangiare. Un meccanismo automatizzato di rilevazione della noia sarà giudice imparziale; in molti falliscono fino a quando non si presenta una stramba compagnia di teatro che, un po’ per interesse e un po’ per necessità, vista la profonda crisi economica, prova a vincere la selezione. Lo spoglio arredamento della sala si trasformerà e inizieranno a raccontare la favola di Hansel e Gretel costretti a mangiare male da una strega cattiva, desiderosa a sua volta di divorarli.
Nato su precisa richiesta di poter raccontare ai ragazzi l’importanza del saper mangiare e con la volontà di evitare il rischio di essere noiosi e saccenti, il testo vanta la drammaturgia di Marco Renzi, esperto di linguaggi teatrali, attore, regista ed organizzatore del più importante festival di teatro per l’infanzia e l’adolescenza in Italia: I Teatri del mondo di Porto Sant’Elpidio. La messa in scena è a cura del Teatro Bertolt Brecht per la regia di Maurizio Stammati, in scena Salvatore Caggiari, Dilva Foddai e Valentina Ferraiuolo, che ha curato le musiche originali insieme a Domenico De Luca, con le scenografie di Carlo De Meo.
Lo spettacolo, allegro e divertente, in modo trasversale porta a prendere consapevolezza dell’importanza della ricerca di un approccio giusto e senza retorica ad un tema importantissimo come quello dell’alimentazione, riesce ad interessare i bambini ed i ragazzi alla necessità sempre più importante di dover scegliere bene cosa mangiare e abbandonare le cattive abitudini alimentari, di cui soprattutto l’infanzia e l’adolescenza sono preda e vittima.
Solo il teatro, grazie alla sua artigianalità, alla ricerca di linguaggi immediati, alla semplice e sofisticata arte dell’illusione e dell’allusione, riesce a lanciare in modo sano e chiaro il messaggio: mangiare bene fa vivere bene.
“La Fondazione Alzaia ha scommesso, nell’anno in cui la nutrizione e l’alimentazione sono al centro della discussione internazionale grazie al fenomeno EXPO, su una produzione che trasmetta alle nuove generazioni l’importanza del saper mangiare. Un’attenzione che, insieme all’Ipab SS. Annunziata, continuiamo a portare avanti nonostante il termine del progetto regionale Cibo e amore di prevenzione dei disturbi alimentari di cui il Teatro Remigio Paone è stato per oltre tre anni sede ufficiale con seminari, proiezionI di docufilm, mostre ecc.. ”, afferma il Presidente Piero Bianchi.
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