Per restare aperto anche d’inverno, l’Happy Bar ha bisogno di realizzare un Dehors.
E’ l’unico modo per tenere fuori due tavolini e coprire le spese di gestione per le famiglie che gestiscono il progetto.
La domanda per l’occupazione di suolo pubblico è stata inoltrata a Maggio, ma non sono ancora arrivate risposte.
Purtroppo questo non è l’unico parere che c’è da raccogliere, ma è il primo senza il quale tutto il procedimento non può partire. E’ molto importante che l’Amministrazione Comunale intervenga per sollecitare e accelerare la procedura autorizzativa, perché il rischio è che questa esperienza finisca per ragioni economiche, prodotte da ritardi burocratici.
A questo tema ne è collegato un altro.
L’associazione che gestisce la piccola struttura nella Villa Comunale, paga un affitto al Comune, che sebbene ridotto, arriva a pesare 400 euro al mese.
Bisogna rivedere questa condizione e ridurre, se non eliminare, questa inutile gabella. So bene che non è facile con le leggi attuali concedere spazi pubblici senza alcuna compensazione economica, ma l’Happy Bar non è un’attività commerciale, è un progetto di integrazione sociale, e peraltro di successo.
Lo abbiamo sostenuto, ora non abbandoniamolo a se stesso.
Claudio Marciano