10 tipi di persone che non meritano una seconda possibilità: quali sono secondo la psicologia.
Perdonare e concedere una seconda chance: quante volte, nel corso della vita, ci siamo ritrovati a valutare una simile eventualità? Non solo in amore, che sembra l’ambito più scontato, ma anche sul lavoro, in amicizia e perfino nei rapporti famigliari. Spesso, il motivo è semplice da comprendere: non vogliamo perdere una persona, siamo ancora legati a lei. Quando, però, dare una seconda possibilità potrebbe rivelarsi una mossa azzardata? Secondo la psicologia, quando si ha a che fare con questi 10 tipi di persone.
Ovviamente, non si può fare di tutta l’erba un fascio né c’è una formula matematica che può garantirci successi e insuccessi, risvolti positivo o negativi di una simile scelta. Ognuno deve sentirsi libero di seguire il proprio istinto, il cuore, la logica, ciò che meglio ritiene possa indicare il cammino giusto. Tenere gli occhi aperti, però, non è certo sbagliato, soprattutto se si ha a che fare con alcune categorie specifiche di individui.
Una seconda possibilità: con queste persone potrebbe essere un azzardo
Partiamo da coloro che amano manipolare gli altri, in modo magari cronico. Riescono a modificare i fatti con giri di parole immensi tanto da arrivare a costruire una propria verità che noi, spesso, finiamo per accettare. In genere, sono persone che pensano prima a se stesse e mai prima agli altri e, assecondandoli, gli daremo campo libero per ricadere negli stessi errori e dinamiche che ci hanno fatti già allontanare. Ci sono poi i bugiardi abituali, coloro che mentono spesso e volentieri. E no, non su cose importanti o magari elargendo le famose “bugie bianche”, a fin di bene. Sono persone che modificano la verità per impulso e che, di conseguenza, non ci consentono di fidarci davvero di loro.
Attenzione andrebbe fatta, poi, con i così detti “vampiri emotivi”, coloro che prosciugano le energie altrui. Sono persone, in pratica, che si crogiolano nella negatività e rischiano di trascinare a fondo anche noi, che magari desideriamo aiutarli a vedere il lato positivo delle ose. Più o meno simile è il discorso con coloro che sono “vittime perpetue”: sono coloro che non hanno capacità autocritica e finiscono per incolpare gli altri di tutto ciò che va storto nella loro vita.
Meglio guardarsi, poi, da chi sembra incapace non solo di ammettere, ma anche di pentirsi per i propri errori. Una poca empatica non ha giovato al nostro rapporto in passato e, probabilmente, non gioverà in futuro. Rischieremmo si soffrire ancora. E, a proposito di brutte abitudini, non dimentichiamo i “rubacuori”. Coloro che amano conquistare per un senso di sfida, giocare con le emozioni altrui, senza dar vita a veri e propri legami.
Ancora, attenzione anche alle persone ipercritiche. No, non verso se stesse, ma gli altri. Chi tende a sottolineare gli errori e le mancanze altrui, in genere tende a celare una certa insicurezza sulla quale dovrebbe lavorare prima di rapportarsi alle altre persone. Un discorso simile vale per coloro che mostrano uno spiccato egocentrismo: tutto ruota sempre e solo intorno a loro. Da tali categorie di individui non dovremmo aspettarci sostegno e compenetrazione.
Infine, ma non per importanza, attenzione agli opportunisti, coloro che sembrano gravitarci intorno solo quando gli conviene o non hanno altri cui appoggiarsi. E, di conseguenza, a coloro che più di una volta hanno infranto le loro promesse, dimostrandosi poco affidabili ma anche poco sinceri.