Il gruppo musicale Armonie e la sede secondaria di Gaeta dell’associazione Gocce di Fraternità Onlus, con lo scopo di favorire l’attenzione sul dramma umanitario della Siria e promuovere piccoli segni di solidarietà, organizzano una serie di concerti dal titolo “I cuori battono ancora”, i quali, oltre ad offrire spunti di riflessione, con musiche, letture e immagini, sul tema della fraternità, della solidarietà e della speranza, hanno lo scopo di raccogliere contributi a favore dei ragazzi abbandonati di Aleppo (Siria).
Il percorso di interesse alle problematiche siriane è iniziato a maggio di quest’anno con un convegno sul tema: “Siria, la speranza tra le macerie”; è proseguito con un tour estivo nelle principali piazze di Fondi, Gaeta, Sperlonga, Itri ed Atina, e continua nel periodo natalizio secondo il seguente programma:
il 15 dicembre alle 18.00 nella Chiesa dell’Annunziata a Minturno;
il 16 dicembre alle 16.00 nell’Auditorium S. Plutino a Roma;
il 22 dicembre alle 19.00 nella Chiesa di S. Stefano a Gaeta;
il 5 gennaio alle 19.00 nella sala Consiliare in Piazza Castello a Sessa;
il 12 gennaio alle 18.30 nella Chiesa di S. Andrea a Trivio di Formia.
In Siria, continua una guerra disastrosa iniziata nel 2011 che causa alla popolazione sofferenze indicibili, esecuzioni di massa, uccisioni, arresti, rapimenti e torture. L’embargo internazionale impedisce l’esportazione, i prezzi dei prodotti sono schizzati alle stelle. Molte aziende hanno chiuso e milioni di lavoratori sono disoccupati; il turismo è inesistente. Moltissime famiglie hanno perso la casa. Si soffre la carenza di energia, la mancanza di cibo e acqua potabile, l’assenza di assistenza e forniture mediche.
In questo contesto di devastazione, ci sono dei segni di speranza come quello offerto dalla parrocchia di San Francesco in Aleppo (Siria), guidata da P. Ibrahim Alsabagh, che si sta prendendo cura dei bambini orfani e di quelli che sono nati in seguito a stupri e abusi, i quali non ricevono nessun tipo di assistenza dallo Stato e in tante occasioni, con le loro madri, vivono in condizioni terribili. È una parte della società che nessuno vuole guardare, emarginata da tutti e bisognosa di tutto; di cibo, acqua, ma anche di un recupero psicologico e sociale.
I contributi raccolti duranti i concerti verranno destinati per intero al progetto di accoglienza dei ragazzi abbandonati di Aleppo, promosso da P. Ibrahim: una piccola goccia in un oceano infinito di bisogni e necessità.
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