Ancora una volta i prodotti caseari e da forno della provincia sono stati protagonisti del Concorso per i migliori pani e prodotti da forno tradizionali “Premio Roma”, promosso dalla Camera di Commercio di Roma e realizzato da Agro Camera in collaborazione con ARSIAL ed in sinergia con Unioncamere Lazio e il sistema delle Camere di Commercio della regione, la cui cerimonia di premiazione ha avuto luogo presso la Sala del Tempio di Adriano.
Per il Premio Roma per i migliori pani e prodotti da forno 51 aziende provenienti da 11 regioni italiane hanno presentato oltre 180 prodotti suddivisi nelle diverse tipologie, i campioni sono stati sottoposti al giudizio di degustatori professionisti che, sulla base di una rigorosa griglia di requisiti organolettici e sensoriali, hanno scelto chi far salire sul podio.
Il concorso ha previsto una sezione dedicata alle aziende di Roma e del Lazio, ed una sezione nazionale per favorire la partecipazione e quindi il confronto tra imprese che, al di là della localizzazione, dovevano essere accomunate dal legame al proprio territorio per creare prodotti tradizionali con dei tratti distintivi tali da intercettare anche il gusto moderno.
Per i prodotti da forno sezione “Biscotteria tradizionale dolce secca da forno” l’amaretto alla visciola dell’azienda “I dolci di Nonna Maria di Sermoneta” si è classificato al primo posto, seguito dal “Panificio Bilancia Angelo di Priverno” con le crostatine di visciola.
Entrambe le aziende hanno pescato nella tradizione lepina presentando al concorso ciò che il territorio offre da sempre, dalle mandorle amare alle visciole, creando un piacevole contrasto tra la dolcezza della pasta di mandorle o la frolla con il gusto aspro della marmellata di visciole, un tipo di ciliegia piccola, di colore rosso scuro, dal sapore acidulo che cresce spontanea e matura tra maggio e giugno sulle colline.
Per i pani prodotti con lievito madre la pagnotta casereccia di “Voglia di Pane di Norma” ha ottenuto il secondo posto nella sezione, il panificio che dal 1954 utilizza antiche ricette per le sue produzioni, come per il pane casereccio, per i dolci tipici e le tradizionali lingue di pizza.
Nella sezione “Pani conditi, dolci e salati” l’azienda “Zucchero & Farina di Latina” si è assicurato il primo posto con il filoncino mediterraneo, battendo produttori provenienti da tutto il territorio nazionale. La giovane Laura Coletti lavora per i propri prodotti solo farine da grano 100% laziale proveniente da filiera certificata, scegliendo per la propria produzione la via della qualità e della varietà.
La struttura del Concorso ha previsto due sezioni. Una sezione regionale, riservata alle aziende di Roma e del Lazio ed un’altra sezione invece aperta non solo alle aziende del territorio regionale, ma anche a quelle nazionali ed estere per stimolare un confronto con produzioni estere simili per tecnica produttiva o per tradizione a quelle del territorio locale.
Sono state 123 le aziende partecipanti, tra queste 37 del Lazio e 33 imprese partecipanti dal resto d’Italia, consolidata, inoltre, la partecipazione delle imprese estere.
Nuovo riconoscimento è stato attribuito al Caseificio Paolella di Fondi, per il proprio formaggio fresco di bufala, l’azienda già nel 2017 si era classificato al secondo posto per la propria pasta filata fresca, giusta conferma dell’alto livello qualitativo dei diversi prodotti derivati dal latte di bufala, che proviene solo da allevamenti di Fondi e dell’Agro Pontino, che viene lavorato dal 1933 nell’azienda a conduzione familiare che ha preservato nel tempo tutte le tecniche di produzione artigianale affiancando le tecniche più innovative di controllo.
“Ancora una volta – ha tenuto a sottolineare il Commissario straordinario della Camera di Commercio di Latina, Mauro Zappia – il lavoro e la qualità hanno permesso a delle aziende del nostro territorio di ottenere questi importanti riconoscimenti nell’ambito di una vetrina di grande interesse per la promozione delle produzioni a livello regionale e nazionale. Questo premio certifica la tradizione e la bontà del lavoro che molte realtà del territorio portano avanti con impegno nonostante le tante difficoltà.
Allo stesso tempo viene rimarcata la centralità che assume l’agricoltura e il settore gastronomico nell’economia della nostra provincia: un settore che insieme a quello del turismo deve assumere l’importante ruolo di volano”.
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