I fratelli Grimm a Formia: tra arte e letteratura

di Krizia Celano
grimm-formia“Negrin non vuole che i lettori leggano senza pensare. Egli è capace di ri-raccontare fiabe cogliendo quella vibrazione che si intona ad un XXI secolo denso di conflitti”.
E’ questa una citazione di Jack Zipes, studioso della fiaba, parlando di Fabian Negrin, colui che si è intrufolato nelle menti dei fratelli Grimm e delle loro storie.
Più di duecento anni fa, infatti, questi ultimi pubblicarono per la prima volta la raccolta “fiabe del focolare”, tra cui si trovavano anche le famose storie di Cappuccetto rosso, Hänsel e Gretel e Raperonzolo. Eppure,quasi nessuno oggi conosce le fiabe contenute in quei primi due volumi poiché, fino al 1857, i fratelli Grimm sfornarono altre 6 edizioni, ognuna diversa per contenuti e stile. È dunque con questa raccolta antichissima che essi diedero vita al mondo delle fiabe così come noi oggi lo conosciamo: ricco e luccicante, nelle vesti sfarzose di re, regine e principesse; misero ed al contempo vivace, nel popolo di contadini sempliciotti ed astuti.
Nelle loro vicende sono, inoltre, narrate le avventure di animali di ogni genere ed autori come Walt Disney non hanno perso tempo a rivisitarne alcune.

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Ora, grazie a Fabian Negrin, alle sue illustrazioni ed al suo cimentarsi magistralmente col repertorio fiabesco, le invenzioni dei fratelli Grimm rivivono nella forma
artistica più bella. Egli si propone di raccontare 24 dei racconti più amati al mondo attraverso tavole pubblicate da “Donzelli autore”, in collaborazione con il Goethe Institut e l’Università di Roma “La Sapienza”, per le scuole della città di Roma.
Il progetto “Grimm maratona”, però, approda anche a Formia, presso il liceo Marco Tullio Cicerone. Proprio qui, in vista dei vari open day, tra cui quello del 26 gennaio, è stata organizzata la mostra più attuale ed antica di sempre. Oltre ad un fine promozionale, l’iniziativa si propone di invogliare i ragazzi allo studio della lingua tedesca sulle orme dei fratelli Grimm, in un corso che coinvolge dottrine linguistiche differenti, quali francese, spagnolo ed inglese.
Idee come queste, difatti, tengono vivo l’interesse per la materia di studio, spronando i ragazzi ad avvicinarsi sempre più ad un mondo tanto nuovo quanto pieno di bellezze e risorse.
Le fiabe sono sempre state mezzo di insegnamento di valori e di realtà varie, obiettivo primario nonché compito imprescindibile in un liceo dal quale, al termine dei 5 anni, usciranno persone prima che studenti: esseri pensanti e capaci di vivere nella collettività quotidiana, più che dotti.
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