I fatti di Parigi, con l’attacco allo stadio de France e la sanguinosa strage al teatro Bataclan, hanno disseminato il territorio europeo di sconcerto e paura. Ancora oggi la tensione che si avverte in Belgio lascia intendere che può non trattarsi di singoli episodi isolati. Tutta l’Europa è alle prese con un fenomeno terroristico che nessuno si aspettava, a cui però dobbiamo rispondere in maniera concreta. Nonostante tutte le rassicurazioni del caso, i singoli Stati si trovano a dover rafforzare la presenza sul proprio territorio di tutti i dispositivi atti a scongiurare qualsiasi pericolo per l’incolumità dei propri cittadini.
Sicurezza e soccorso pubblico rappresentano le condizioni irrinunciabili per uno Stato al fine di assicurare la crescita del Paese e per migliorarne il tenore di vita. Governo e Parlamento devono essere i garanti politici della sicurezza di tutti i cittadini, così come i Vigili del Fuoco, principali operatori del soccorso, sono i responsabili materiali del mantenimento della sicurezza medesima e della risoluzione di qualsiasi scenario accidentato.
Non si dimentichi infatti che il Corpo Nazionale ha tra i sui compiti istituzionali anche un ruolo esclusivo nella difesa civile contro la minaccia di attentati terroristici compresi quelli non convenzionali attuati con armi chimiche e batteriologiche, che insieme a tutti gli altri compiti e ai nuovi compiti in materia di lotta agli incendi boschivi, rappresentano la macchina del soccorso tecnico urgente.
Taluni provvedimenti normativi approvati nel corso delle ultime legislature con il fine di fronteggiare la crisi economica che ha investito il Paese, hanno tuttavia avuto l’effetto di limitare le risorse a disposizione del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile compromettendone molto spesso l’operatività.
Oggi vi è una carenza cronica di organico all’interno del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, al di sotto di quelli che sono gli standard europei, compensata con il solo anticipo del turn-over 2016 di sole 355 unità.
Per questo chiediamo che il Governo per tramite del Ministro dell’Interno On. Angelino Alfano, si adoperi affinché nel prossimo maxiemendamento da presentare alla Camera dei Deputati in materia di Legge di Stabilità ci siano provvedimenti in favore di materie riguardanti la sicurezza, e che venga previsto lo stanziamento di fondi extra tali da consentire l’immissione in ruolo di ulteriori 2.000 unità di Vigili del Fuoco permanenti. Si tratterebbe di personale già disponibile in quanto proveniente dalle graduatorie in corso di validità e che consentirebbe di potenziare gli organici nell’immediato.
La nostra associazione con questo appello si unisce e condivide ciò che anche le organizzazioni sindacali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco stanno denunciando.
Foto Marco Casciaro, tutti i diritti riservati.
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