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Formia

Il 2 febbraio la prima Randonnée dei Cavalieri e dei Monti Aurunci

Il 2 febbraio 2020 l’Associazione ASD Normanni Team di Aversa organizzerà la prima edizione della Randonnée dei Cavalieri e dei Monti Aurunci, la prima dell’anno in regione Campania. Una Randonnée è un itinerario cicloturistico per poter apprezzare, ancora di più, le zone attraversate dai percorsi proposti, senza l’assillo delle classifiche e della competizione. Dalla storia della cittadina aversana, prima contea normanna in Italia, nasce la prima parte del nome dato, (appunto Randonnée dei Cavalieri). Quei cavalieri guidati dal nobile normanno Rainulfo Drengot che fu anche Duca di Gaeta, mentre la seconda parte del nome fa riferimento ad una parte del percorso organizzato per l’evento che ha come cornice proprio i Monti Aurunci.

Tutti i membri dell’Associazione sono al lavoro per curare gli ultimi dettagli ed essere pronti al primo appuntamento della stagione.

Tutti i percorsi di un itinerario cicloturistico sono caratterizzati da una loro scia di sapori, di odori e soprattutto sono legati alla storia dei luoghi attraversati. E di storia, di sapori e odori la Randonnée dei Cavalieri ne ha tanti. I ciclisti potranno assaporarli e odorarli mentre percorreranno i 200 km. previsti, alzandosi sui pedali per affrontare meglio una pendenza inaspettata o fermandosi per ammirare i paesaggi che lungo il percorso avranno modo di ammirare.

Un percorso che idealmente congiungerà siti che custodiscono la memoria, dalla residenza di caccia borbonica, il Real Sito di Carditello nelle terre campane, alle terre dei briganti e le altre cittadine borboniche al di la dei Monti Aurunci che segnano il confine tra la regione Lazio e la regione Campania. Un confine che rimane solo di geografia politica perché quello culturale rimane indelebile nel tempo.

Si partirà da Carinaro per andare subito alla tenuta di Carditello, residenza non solo di caccia dei Borboni, ma anche l’espressione di un’imprenditoria ispirata dalle idee illuministiche in voga in quei tempi. Da li si attraverseranno Cancello Arnone e Mondragone, cittadine immerse in una terra battuta dal sole e lambite dalle brezze tirreniche, per arrivare alla foce del fiume Garigliano dove il primo ponte sospeso su catenarie in ferro dell’Europa continentale, il Ponte Borbonico Real Ferdinando, consentirà di proseguire il viaggio sulla Via Appia ed entrare in terra laziale.

Una volta oltrepassato lo storico fiume del Garigliano si percorrerà il lungomare di Scauri per arrivare a Formia, la cittadina di Cicerone e Vitruvio, per procedere poi verso l’interno dei Monti Aurunci dove, superando le colline, in pochi chilometri, si arriverà ad Itri, pittoresco borgo di antiche origini dove i ciclisti potranno apprezzare il simbolo della città, il Castello Medioevale, tipico esempio di struttura difensiva strettamente legata alla natura del luogo.

Dalla splendida Itri si prenderà la strada provinciale per Sperlonga. Salite brevi, qualche tornante e il vento mediterraneo darà il benvenuto in un altro angolo dei Monti Aurunci. Agli occhi dei ciclisti si presenteranno colline segnate dalla serpentina delle strade e da una vegetazione bassa abituata a resistere a sferzate di vento. La discesa regalerà nuove emozioni: l’intenso blu del mare, la vista delle isole pontine, Ponza, Zannone, Ventotene, Palmarola e di quella che un tempo era un’isola, il Circeo.

Ancora qualche curva e appariranno i resti della meravigliosa Villa di Tiberio, e accanto ad essa, inconfondibile, con le sue case bianche arroccate su uno sperone di roccia la medina pontina, Sperlonga, con la spiaggia di sabbia bianca, il centro storico e le piazzette.

Pian piano che i Monti Aurunci saranno alle spalle ci si avvicinerà sempre di più all’estremità meridionale della Riviera d’Ulisse dove ai piedi del Monte Orlando si incontrerà Gaeta con l’ampio golfo omonimo.

Si proseguirà passando per il lungomare di Serapo e riattraversando la città di Formia ci si avvierà verso la città romana di Minturno dove i Borboni avevano dato inizio, alla fine del XVIII secolo, agli scavi archeologici. Pochi chilometri di lungomare per ritornare nuovamente in terra campana percorrendo la Domitiana,  la più grande strada costruita per opera dell’imperatore romano Domiziano nel 95 d.C. che porterà i ciclisti a passare per il centro di Baia Domitia, nuovamente la città di Mondragone e raggiungere, scavalcando il fiume Volturno, la cittadina di Castel Volturno dove, sulla sinistra del fiume, sarà possibile intravedere gli stagni costieri che rappresentano l’ultima zona umida di estuario fluviale rimasta in Campania, la Riserva naturale dei Variconi. Poi, passando per i centri turistico balneari di Pinetamare e Baia Verde, al bivio di Marina di Ischitella ci saranno ancora una ventina di chilometri da percorrere e, con Parete prima, la via principale della cittadina normanna Aversa subito dopo e ancora Teverola i ciclisti concluderanno al Centro Sportivo di Carinaro la prima randonnée della stagione 2020.

Tutte le informazioni possono essere richieste all’indirizzo e-mail asdnormanniteam@gmail.com

redazione

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