Sì, è possibile raddoppiare il Bonus Natale, passando da 100 a 200 euro: ecco cosa fare per poter godere di un’agevolazione maggiorata.
Il Bonus Natale da 100 euro è un sussidio offerto una tantum dallo Stato ai lavoratori dipendenti per stimolare gli acquisti durante le festività. I requisiti base per ottenere il bonus sono reddituali e familiari. Il reddito del nucleo familiare non deve superare un certo limite. L’AdE ha di recente chiarito che per fare richiesta bisogna avere un reddito complessivo nel 2024 non superiore a 28.000 euro e una capienza fiscale, quindi l’IRPEF lorda, più alta della detrazione da lavoro dipendente.
Conta anche la composizione del nucleo famigliare: fra i destinatari dell’aiuto sono inclusi tutti i dipendenti con almeno un figlio a carico, a prescindere che siano sposati, separati, divorziati, conviventi o che si tratti di una famiglia monogenitoriale. Ed è una novità, dato che inizialmente il Governo aveva introdotto il bonus facendo distinzioni tra coppie di fatto, genitori single e nuclei monogenitoriali.
L’altra novità rilevante è che, in alcuni casi, il bonus Natale può essere aumentato fino a 200 euro. Ma quali requisiti bisogna soddisfare per far raddoppiare il bonus in arrivo con la tredicesima? Prima di scogliere questo dubbio, è però importante capire come ottenere i 100 euro base.
Gli aventi diritto possono farne richiesta tramite un’autocertificazione, da inviare sul portale online dedicato, NoiPA, seguendo le istruzioni fornite, o delegando il datore di lavoro. In tutti e due i casi, è importante rispettare le scadenze per la presentazione della domanda e per l’invio di eventuali documenti necessari.
Per avere accesso ai 100 euro insieme alla tredicesima, i dipendenti pubblici devono seguire la procedura sul sito e completare l’invio entro venerdì 22 novembre, alle ore 12:00. Gli altri, invece, devono presentare una autocertificazione al proprio datore di lavoro. L’autocertificazione deve includere i codici fiscali dei figli a carico e del coniuge o convivente, se applicabile.
Secondo la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 22/2204, il bonus non è cumulabile. Quindi, se entrambi i coniugi sono lavoratori dipendenti e rispettano i requisiti, solo uno di essi riceverà l’aiuto per evitare duplicazioni. Non è dunque così che una famiglia può ottenere il bonus raddoppiato.
Per poter ottenere più di 100 euro bisogna aderire al concordato preventivo biennale: così facendo è infatti possibile recuperare parte del bonus attraverso una riduzione delle tasse. La scadenza per l’adesione è il 12 dicembre 2024. Qualora una famiglia sia poi formata da due lavoratori non coniugati, né uniti civilmente (e che non abbiano denunciato il loro rapporto di convivenza all’anagrafe), è invece possibile chiedere due volte l’aiuto. Ed è così che il bonus entrerà nel loro nucleo familiare di fatto in misura doppia.
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