Non appena ha ricevuto l’onorificenza, l’ha interamente dedicata alla madre, Carmela Guarino. “Il titolo di “Cavaliere della
Repubblica” l’ha meritato mia madre, Carmela Guarino” esordisce l’instancabile capitano della Benemerita, Luca Bordin, appena nominato per i meriti che hanno esaltato la sua entusiastica dedizione al dovere, anche con sprezzo del pericolo,
durante il suo intenso servizio con la struttura istituzionale più amata dagli Italiani.
“Da lei, che ha messo al mondo ben nove figli, otto dei quali con parto gemellare che hanno fatto compagnia a me, nato da solo, ho appreso il duro comandamento del lavoro, della coerenza, dell’onestà. Benchè rimasta vedova e con modeste risorse economiche, ha permesso ai nove figli di raggiungere ognuno una posizione frutto dello studio e dell’impegno lavorativo e il tutto nonostante una crescente condizione di salute che le ha procurato criticità e momenti drammatici inenarrabili”. Nelle parole del brillante comandante del Norm di Gaeta, quando questa sede svolgeva il ruolo di compagnia e aveva competenza sulla stessa città del Golfo, Itri, Fondi, Campodimele, Lenola e Sperlonga, c’è la soddisfazione di aver ripagato, dopo la comunità, che continua a riporre nell’’Arma la stima massima, quale primo organo istituzionale amato dagli Italiani, una madre che ha svolto, in maniera tanto esemplare quel ruolo affidato all’angelo della casa e della famiglia. Ed ecco, nella cronaca di Giuseppe Gallinella, sul sito “Il format.info” di Vicenza, un breve profilo professionale del neo Cavaliere della Repubblica, Luca Bordin, nipote, tra l’altro, dell’olimpionico Gelindo, trionfatore nei giochi di Seul nel 1988.
di Orazio Ruggieri