Il Club per l’UNESCO di Latina, plaude all’iniziativa del comune di Gaeta per l’iscrizione alla tentative list dell’UNESCO per la città di Gaeta e delle fortificazioni di Carlo V.
La città di Gaeta conosciuta anche come la quinta Repubblica Marinara, già sede pontificia sotto Papa Pio IX e ultima capitale del Regno delle Due Sicilie, è l’ente capofila di una rete di siti, su scala mediterranea, accomunati dalla presenza nei secoli, delle fortificazioni costruite sotto il dominio della casa Reale Spagnola, merita che il suo patrimonio sia tutelato valorizzato e fatto emergere all’attenzione mondiale.
«È la prima volta che una città del sud Lazio, immersa in un territorio intriso da una vastità di risorse e monumenti storici, artistici ed architettonici di notevole valenza e pregi culturali, collegata ad una infinità di eccellenze locali riconosciuta e apprezzata a tutti i livelli aspiri all’ambito obiettivo di diventare patrimonio dell’UNESCO – afferma Mauro Macale presidente del Club per l’UNESCO di Latina – negli anni non sono mai state avviate iniziative di valorizzazione ambientali e territoriali partendo da una forte spinta botton up».
Il Lazio è una delle regioni a basso impatto di beni sotto tutela dell’UNESCO. «In proporzione sono davvero pochi i siti portati all’attenzione mondiale: Roma e il suo centro storico, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede, Villa Adriana e Villa D’Este a Tivoli e la macchina di Santa Rosa a Viterbo – prosegue Mauro Macale – Vorrei ricordare lo splendido lavoro effettuato per il tentativo d’iscrizione alle liste del patrimonio immateriale della “Sacra Passione di Gesù” presentata nel 2018 a Sezze, nella quale è stata coinvolta anche Maenza, alla presenza dell’ambasciatore Unesco Francisco Lopez Morales, membro del comitato intergovernativo UNESCO e consigliere delegato al percorso di candidatura delle reti, che sta procedendo, secondo l’iter previsto dai protocolli Unesco».
L’identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future, del nostro patrimonio culturale e naturale, rientrano tra le missioni dell’Unesco nel mondo. Il patrimonio rappresenta l’eredità acquisita dal passato di cui noi oggi beneficiamo con il compito di trasmetterlo alle generazioni future. «I club e i centri per l’Unesco come quello presente a Latina incarnano la mansione di promuovere e contribuiscono a diffondere i principi e i compiti dell’Unesco. Fungono inoltre da stimolo, da sostegno e rappresentano un punto di riferimento, per tutti quegli enti, che intendono intraprendere un percorso anche aggregato di alto profilo territoriale e, ancor di più oggi che, il club di Latina è rappresentato a livello nazionale dal vice presidente della Federazione Italiana club e centri per l’Unesco» conclude Mauro Macale.