Il passatempo preferito di Crudelia De Mon della carta (straccia) stampata è quello di infangarci. Per tutto l’anno non ha fatto altro. Abbiamo risposto sempre per le rime e carte alla mano e abbiamo anche fatto inviti per confrontarci pubblicamente. Inviti caduti nel nulla ma che riformuliamo. Non varrebbe, quindi, neppure la pena attardarci in
questa fine d’anno a ripetere cose dette e ridette, denunciate ripetutamente ai quattro venti. Tuttavia, non per Crudelia De Mon o per il Sistemuccio locale, ma per
quei pochi che amano la verità, per l’ennesima volta precisiamo:
questa fine d’anno a ripetere cose dette e ridette, denunciate ripetutamente ai quattro venti. Tuttavia, non per Crudelia De Mon o per il Sistemuccio locale, ma per
quei pochi che amano la verità, per l’ennesima volta precisiamo:
1. Il CDA dell’Ipab SS. Annunziata in carica dal 2010 al 2014 aveva ereditato una Ipab frutto della fusione di quattro ex enti, tutti in uno stato di acclarato ed avanzato fallimento. Dopo cinque anni di buona amministrazione, grazie agli organi in carica in quei cinque anni, è stata consegnata un’Istituzione pubblica completamente
risanata, con un bilancio in attivo ed in espansione. In un lustro sono stati superati disastri gestionali che andavano avanti da decenni, sono stati ripianati ingenti debiti e avviati nuovi servizi sia di welfare che culturali;
risanata, con un bilancio in attivo ed in espansione. In un lustro sono stati superati disastri gestionali che andavano avanti da decenni, sono stati ripianati ingenti debiti e avviati nuovi servizi sia di welfare che culturali;
2. Grazie alla Fondazione Alzaia, ente in house dell’Ipab voluto dalla Regione Lazio nel 2009 e parte integrante dello Statuto dell’Ipab, e agli organi dell’Ipab in servizio in quel quinquennio ci si è affrancati dal sistema cooperativo locale che aveva portato al
fallimento le vecchie Ipab;
fallimento le vecchie Ipab;
3. Grazie alla Fondazione Alzaia (ma anche alle varie associazioni e compagnie locali, a partire dal Collettivo Bertolt Brecht) e agli organi dell’IPAB per il periodo 2010-2014, sono state organizzate 4 stagioni teatrali straordinarie presso il Teatro Remigio Paone di
Formia con oltre 40mila spettatori, la prima edizione del Festival sul ‘900, la prima edizione del premio Foa, la prima e la seconda edizione del premio Remigio Paone e decine di eventi socio-culturali per le scuole, i cittadini, il territorio;
Formia con oltre 40mila spettatori, la prima edizione del Festival sul ‘900, la prima edizione del premio Foa, la prima e la seconda edizione del premio Remigio Paone e decine di eventi socio-culturali per le scuole, i cittadini, il territorio;
4. Grazie agli organi dell’IPAB per gli anni 2010-2014 il patrimonio dell’Ipab è stato recuperato ad una gestione virtuosa. Ciò è lampante, basta leggere gli atti e lasciare un pò da parte la malafede;
5. Grazie agli organi dell’Ipab per gli anni 2010-2014 e alla Fondazione Alzaia la Casa di Riposo Curzio Salvini di Terracina è letteralmente rinata. Basta domandare a qualsiasi utente o familiare per averne cognizione. Non solo, ma sempre grazie a questi soggetti è stata aperta una Casa Famiglia e se ne stava aprendo un’altra, già
ristrutturata ed arredata;
ristrutturata ed arredata;
6. Grazie agli organi dell’Ipab 2010-2014 si è acceso un faro sulla mancata consegna dello Stabilimento della SS. Annunziata dopo 15 anni e dopo 5 milioni di soldi pubblici;
7. E’ grazie agli organi dell’Ipab 2010-2014 che sono stati bloccati due acquisti illegittimi di immobili attivati autonomamente dal presidente pro tempore e sono state attivate le dovute denunce alle varie Procure, alla Corte dei Conti, all’ANAC ecc;
8. E’ grazie agli organi dell’Ipab 2010-2014 che gli episodi di cattiva gestione (pochi comunque rispetto al complesso dell’attività di 5 anni) messi in piedi autonomamente dall’ex Presidente sono stati fermati e denunciati, a partire dalla gestione della Tesoreria, dai lavori eseguiti presso una parte dello Stabilimento senza le dovute
autorizzazioni ed in presenza dell’appalto generale (con il rischio di pagare due volte gli stessi soggetti per gli stessi lavori), dal contratto di locazione di un appartamento ecc ecc. Ma stiamo parlando comunque di fatti resi pubblici dagli ex organi, i quali si erano per tempo anche attivati in autotutela a difesa degli interessi pubblici;
autorizzazioni ed in presenza dell’appalto generale (con il rischio di pagare due volte gli stessi soggetti per gli stessi lavori), dal contratto di locazione di un appartamento ecc ecc. Ma stiamo parlando comunque di fatti resi pubblici dagli ex organi, i quali si erano per tempo anche attivati in autotutela a difesa degli interessi pubblici;
9. E’ grazie agli organi dell’Ipab per il periodo 2010-2014 che tutta l’azione amministrativa è diventata trasparente, con siti aggiornati quotidianamente, con conferenze stampa, con giornate dedicate alla trasparenza ecc;
10. La Fondazione Alzaia è stata costituita dall’ex Presidente pro tempore dell’Ipab e non certamente dal Direttore dell’Ipab, sulla base di una precisa previsione statutaria. Il mancato riconoscimento della personalità giuridica è, come denunciato ripetutamente, solo il frutto di un abuso regionale, di alcuni ambientini regionali. Ma la Fondazione ha sempre agito legalmente e legittimamente;
11. Il sottoscritto si è dimesso dalla direzione dell’Ipab alla fine del 2014 ed ha confermato le dimissioni a giugno del 2015 a causa delle note e squallide vicende relative all’illegittimo commissariamento dell’Ipab voluto dall’Assessore regionale Visini,
all’inconferibilità del primo commissario, alle iniziative del secondo commissario e agli atteggiamenti di contrasto alla mia azione messi in atto dagli uffici regionali preposti alla vigilanza sulle Ipab. Da mesi è in carica altro Direttore, scelto, come nel mio caso,
discrezionalmente. Per la nomina del direttore vale – o dovrebbe valere – comunque quanto stabilito nello statuto dell’Ipab, statuto tutt’ora in vigore;
all’inconferibilità del primo commissario, alle iniziative del secondo commissario e agli atteggiamenti di contrasto alla mia azione messi in atto dagli uffici regionali preposti alla vigilanza sulle Ipab. Da mesi è in carica altro Direttore, scelto, come nel mio caso,
discrezionalmente. Per la nomina del direttore vale – o dovrebbe valere – comunque quanto stabilito nello statuto dell’Ipab, statuto tutt’ora in vigore;
12. Nessuno più degli ex organi dell’Ipab spera nel buon lavoro di controllo e di indagine delle Istituzioni a ciò preposte. E ancora una volta si mettono a loro disposizione, come hanno fatto ripetutamente, con decine di segnalazioni ed esposti inviati per oltre un anno;
13. Per dare anche a Crudelia De Mon (che legge senza capire le nostre vecchie e puntuali relazioni e si incarta ad ogni piè sospinto) la possibilità di fare pace con il cervello, ancora una volta diamo la nostra disponibilità ad un confronto pubblico.
Alla prossima,
Giovanni Caprio
ex Direttore (per dimissioni) dell’Ipab SS. Annunziata