In estate, passeggiando lungo la spiaggia di Serapo, è possibile ammirare una suggestiva attrazione naturale: il Pancratium maritimum, meglio noto come giglio di mare. Si tratta di una pianta dai fiori bianchi, che cresce in maniera spontanea lungo i litorali sabbiosi.
Appartenente alla famiglia delle amaryllidacee, il giglio di mare ha origini antichissime, come suggerisce l’etimologia del suo nome scientifico. Pancratium deriva, infatti, dal greco pan (tutto) e krátos (forza), per via delle sue proprietà alcaloidi, utilizzate nella medicina antica. Nonostante ad oggi si sappia della tossicità del giglio di mare se ingerito, il profumo è una delle sue caratteristiche più peculiari.
Le origini del giglio di mare, inoltre, sono avvolte dalla leggenda. Infatti, secondo la mitologia greca, il primo fiore era nato dalle gocce di latte cadute dal seno della dea della fecondità, Hera, mentre allattava suo figlio Ercole. Mentre alcune gocce andarono a formare la Via Lattea, altre caddero sulla terra dando vita ai gigli di mare. Anche nella simbologia cristiana, la pianta assume un ruolo sacro, in quanto è simbolo di purezza e innocenza e viene associata ai Santi Giuseppe e Antonio.
Il Pancratium maritimum resiste a condizioni climatiche di freddo e siccità, grazie al suo bulbo sotterraneo e si riproduce proprio per via della vicinanza al mare e del clima di cui godono le spiagge. I semi, infatti, vengono dispersi dalle onde o dal vento, facilitandone la riproduzione.
A Gaeta, è possibile ammirare molti esemplari del giglio di mare. Essi crescono principalmente sulle dune sabbiose che si trovano tra l’Hotel Serapo e lo stabilimento balneare Palm Beach, ma anche nel pezzo di spiaggia adiacente al ristorante Cycas. I fiori contribuiscono ad arricchire un panorama già di per sé ricco di colori. All’azzurro del cielo e del mare si aggiunge la candidezza dei petali, che spuntano dalla sabbia.
Uno spettacolo naturale, di cui sicuramente si sente parlare poco ma che merita di essere valorizzato e rispettato. Con la raccomandazione di non calpestarli o coglierli, il consiglio è quello di avvicinarsi per ammirare i gigli di mare e sentire il loro profumo, immersi nel contesto delle spiagge gaetane. Sicuramente un’esperienza da fare per gli amanti della natura ma in generale per tutti.
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