Quest’oggi 27 gennaio, in alcuni istituti superiori di Gaeta, Scauri e in particolare nel Liceo Marco Tullio Cicerone di Formia si è tenuta un’assemblea d’istituto che ha avuto come tema principale la giornata della memoria.
Quest’assemblea ha fatto si che gli studenti ma anche professori riflettessero sulla parola olocausto e sul perché sia così importante ricordare questo giorno. “Cosa si intende per memoria?” “È il ricordo della morte delle 15000 persone durante l’olocausto nei cancelli di Auschwitz Birkenau per essere state etichettate dal regime nazista come disabili, omosessuali donne e bambine ebree”.
“La prima cosa che avveniva durante l’arrivo dei deportati nei campi di concentramento era l’eliminazione di una propria identità o meglio definito in un dibattito del Liceo Cicerone un processo di “disumanizzazione poiché il loro nome veniva sostituito da un numero”.
Uno dei personaggi più inquietanti che ha partecipato a quest’orrore è stato il dottor Mengele che ha lavorato seviziando i gemelli per capire come ricreare il gene della razza ariana , gli iniettava il metilene negli occhi per riprodurre il colore blu, causando cecità a molti bambini”.
Molte sono state le testimonianze di questo orrore come la storia delle gemelle Bucci che sono state scambiate per gemelle riuscendo a fuggire dalla morte. Diverso fu invece ciò che accadde al loro cugino Sergio che alla domanda “chi vuole rivedere sua madre?” era così felice che anche se le sue cuginetta l’avessero avvisato di dire no rispose “io” e così nessuno lo vide più.
Questo è ciò che accaduto e come recita Primo Levi:”L’olocausto è una pagina del libro dell’umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”
La giornata della memoria è ogni giorno perché il passato non può essere cancellato né deve essere dimenticato.
Mario Freda e Giada De Stefano