Si terrà sabato 4 luglio a partire dalle ore 19 in piazza Pisacane a Ponza l’atteso incontro tra i parlamentari del M5S e i cittadini dell’isola. I parlamentari Vito Crimi, Daniele Pesco, Paola Carinelli, Claudio Caminardi e Federica Daga si confronteranno con i cittadini di Ponza sulla questione della gestione del servizio idrico, alla luce delle nuove disposizioni dell’amministrazione comunale di Ponza.
Qualche settimana fa, infatti, senza alcun confronto pubblico con i cittadini dell’isola, il sindaco di Ponza ha deciso di sottoscrivere un accordo commerciale con Acqualatina per la gestione del servizio idrico, precludendo ogni possibilità di gestione diretta del servizio. Una decisione assunta senza alcun confronto con i cittadini, le associazioni, i comitati e movimenti dell’isola. Una decisione così importante assunta senza alcun confronto pubblico e all’insaputa della stessa comunità isolana. Il tutto con la complicità della Regione Lazio, che avrebbe deciso di investire 18 milioni di euro per la realizzazione del dissalatore, la cui gestione sarà a totale carico di Acqualatina. Cioè la Regione Lazio, dopo aver approvato una legge regionale sulla ripubblicizzazione dell’acqua, regalerà 18 milioni di soldi pubblici a una società privata che controllerà l’appalto per la realizzazione dell’opera e a cui sarà affidata la gestione del servizio. Il tutto a costo zero per l’impresa privata.
Eppure in passato Acqualatina ha già ampiamente dimostrato di essere inadempiente: dal 2003 al 2006, anno in cui doveva essere consegnato chiavi in mano il dissalatore dell’isola di Ponza, Acqualatina ha già rastrellato diversi milioni di euro dalle bollette dell’acqua dei cittadini della provincia di Latina, senza che l’opera sia stata mai progettata. Oggi, nonostante tutto, ci si affida alla stessa azienda privata che dieci anni prima ha dato prova di totale inadempienza.
Nel frattempo, però, grazie alla scelta dell’amministrazione di Ponza di aderire ad Acqualatina, il servizio di navi cisterne per il trasporto dell’acqua (appalto da cinque / sei milioni di euro l’anno), è stato affidato proprio ad Acqualatina (senza alcuna gara d’appalto!!!!). Ci sono fondati motivi per pensare che il dissalatore non si realizzerà mai, e che i sei milioni di euro del trasporto dell’acqua rappresentano il vero motivo dell’accordo commerciale tra il Comune di Ponza e Acqualatina.
La presenza dei parlamentari sull’isola di Ponza per sabato prossimo vuole essere un modo per stare vicini ai cittadini, alle associazioni, ai comitati e ai movimenti locali che lottano contro Acqualatina e per supportare la loro richiesta di revoca della delibera consiliare con la quale è stato affidato il servizio idrico ad Acqualatina. I cittadini chiedono di poter costituire un nuovo sub-ambito territoriale delle isole pontine, previsto dalla legge regionale, e dare la possibilità alle comunità di Ponza e Ventotene di scegliere la forma del servizio più idoneo e corrispondente alle loro necessità.
Il Movimento 5 Stelle, insomma, vuole accendere un faro sulla questione dell’approvvigionamento idrico delle isole pontine. La storia dei 18 milioni di finanziamenti pubblici regalati a una società privata, che avrebbe dovuto già realizzare l’opera, e la repentina decisione di affidare ad Acqualatina la gestione del trasporto dell’acqua sull’isola di Ponza, somiglia sempre di più a una mega speculazione economica e finanziaria ai danni di tutti i cittadini della regione, e in particolar a quelli delle isole pontine.
All’incontro di sabato 4 luglio è invitata a partecipare tutta la cittadinanza dell’isola di Ponza. Per i non residenti che volessero partecipare all’iniziativa, si informa che il traghetto di andata per l’isola è programmato alle ore 14,30 di sabato, mentre il ritorno è previsto per le ore 06,30 di domenica mattina.