Con il trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992 (entrato in vigore il 1º novembre 1993), si forma, con il nome attuale, l’Unione Europea. Ma le fondamenta dell’organizzazione internazionale che attualmente comprende 28 paesi membri, affondano le radici nel nostro territorio, precisamente nell’Isola di Ventotene. Difatti, il primo documento ufficiale che prefigura la necessità dell’istituzione di un’Unione Europea di tipo federalista, con una moneta unica europea, un esercito unico europeo, ed una politica estera unica europea, si deve al politico e scrittore italiano Altiero Spinelli, nato a Roma esattamente 106 anni fa, il 31 agosto 1907. Comunista convinto, si iscrisse al partito nel 1924, con il fascismo oramai al potere e riuscì, in breve tempo, a diventare leader della cellula del Quartiere Trionfale grazie in particolar modo alla conoscenza della dottrina marxista. Nel 1927 venne arrestato e condannato dal Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato a sedici anni e otto mesi di carcere. Dopo dieci anni, nel 1937 fu trasferito a Roma ma, mentre attendeva con ansia il momento del rilascio, ricevette la brusca notizia del trasferimento al confino di Ponza, ove rimase sino al 1939, per poi essere trasferito nella vicina isola di Ventotene.
Questo periodo di soggiorno forzato sull’isola pontina, lo porto’, grazie anche all’aiuto di Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann, a scrivere il documento base del futuro federalismo europeo, il “Manifesto per un’Europa Libera e Unita”, meglio conosciuto come Manifesto di Ventotene. Decisivo fu il ruolo di Ursula Hirschmann, la quale, non essendo confinata, riuscì a far giungere lo scritto nella penisola e a diffonderlo tra i membri della Resistenza. Originariamente articolato in quattro capitoli, il Manifesto fu pubblicato, sempre in clandestinità, da Eugenio Colorni che, nel 1944, ne curò la redazione in tre capitoli: il primo (La crisi della civiltà moderna) e il secondo (Compiti del dopoguerra. L’unità europea) interamente elaborati da Spinelli, come anche la seconda parte del terzo (Compiti del dopoguerra. La riforma della società), mentre la prima parte di quest’ultimo è stata definita da Rossi. Al testo furono aggiunti due saggi di Altiero Spinelli: “Gli Stati Uniti d’Europa e le varie tendenze politiche” della seconda metà del 1942 e “Politica marxista e politica federalista” del 1942-1943. Con il Manifesto di Ventotene, si volle creare una forza politica esterna ai partiti tradizionali, inevitabilmente legati alla lotta politica nazionale, e quindi incapaci di rispondere efficacemente alle sfide della crescente internazionalizzazione. Difatti, poco tempo dopo, nacque il Movimento Federalista Europeo (fondato da Spinelli il 28 agosto 1943, pochi giorni dopo la sua liberazione da Ventotene), il quale adotto’ il Manifesto come programma. Successivamente, lo stesso, sarà tradotto in diverse lingue. Spinelli morì il 23 maggio 1986, dopo essere stato uno degli attori politici principali sulla scena italiana ed europea.
In occasione del centenario della sua nascita, le Poste Italiane hanno voluto ricordare questa grande figura politica italiana, con l’emissione di un francobollo commemorativo dal valore di € 0,60 ed una tiratura di 3.500.000 di pezzi. Il dentellato, disegnato da Margodesign, riproduce in primo piano il ritratto di Spinelli e, nello sfondo, una sala dell’assemblea del Parlamento Europeo ed alcune stelle della bandiera europea. Il francobollo viene riproposto unitamente all’annullo primo giorno di emissione utilizzato. Inoltre, si ricorda che in occasione del sessantesimo e sessantunesimo anniversario del manifesto di Ventotene, il Circolo Filatelico Numismatico Tommaso Valente di Gaeta ha realizzato materiale filatelico che è possibile consultare visitando la pagina del sito: www.circolofilateliconumismaticotommasovalentegaeta.it
a cura di Alessandro Di Tucci
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