«Che cos’è il Mediterraneo? Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà ma una serie di civiltà, accatastate le une sulle altre»: con tali parole, lo storico Fernand Braudel ha coniato una tra le più significative e dense definizioni del concetto di Mediterraneo.
Esplorare le componenti di questo mare, che costituisce un crocevia di storia e culture, non è semplice, poiché corrisponde ad un percorso pieno d’incognite. Di sicuro, si resta colpiti dalle tante descrizioni che sono state date di tale realtà e dalla sensazione di riconoscersi in molte di loro. Alcune ci restituiscono immagini che vanno ben oltre l’apparenza fisica e travalicano il confine geografico, al quale il Mediterraneo non va ridotto.
Guidata dalle proprie suggestioni, la ricercatrice Laura D’Alessandro, forte dei propri natali legati alla vicinanza del mare pontino (è originaria di Castelforte) nel libro “Mediterraneo, crocevia di storie e culture, un caleidoscopio di immagini”, edito dalla casa editrice L’Harmattan, si avventura in un viaggio nello spazio e nel tempo, soffermandosi sui mille frammenti in cui pare scomporsi questo mare, universo in costante mutamento che da sempre appassiona studiosi, scrittori e artisti.