Il Ministero dei Trasporti boccia i Velobox

20140323-155858.jpgIn tutta la Provincia di Latina negli ultimi tempi sono spuntati come funghi e, a prima vista, non tutti hanno capito bene di cosa si trattasse. Ben presto però il dubbio e’ stato risolto, sono i velobox, l’ultima frontiera nella battaglia contro gli automobilisti che amano schiacciare il piede anche in pieno centro cittadino, ignorando i limiti di velocità. Dopo le prime sanzioni comminate dai Comuni ora però è sceso in campo il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, che pochi giorni fa ha già bocciato le multe agli automobilisti che non pagano per intero la sosta. Nello specifico e’ stata diffusa una circolare nel quale si evince che: “Non sono inquadrabili in alcuna delle categorie di dispositivo o di segnaletica previste dal vigente Codice della Strada” e pertanto “non sono suscettibili né di omologazione né di autorizzazione“. Una presa di posizione che potrebbe aprire la strada alla loro possibile illegittimità.
A questo punto mentre i sindaci sottolineano “i risultati eccezionali ottenuti”, e ribadiscono la loro convinzione a favore di un sistema che è’ risultato essere un efficace deterrente alla velocità, gli automobilisti si sentono tutelati dalle sempre maggiori “strategie” che sembrano portare solo più soldi nelle casse dei Comuni, anziché essere dei veri e propri deterrenti all’alta velocità. Difatti non è difficile vedere delle vere e proprie code dinanzi ai box arancioni. Ma non tutti sanno che però c’è una falsa convinzione, cioè che basti la sola presenza delle scatole arancioni per rilevare la velocità. Invece no: al suo interno deve essere piazzato l’autovelox che va presidiato dalla polizia locale per poter contestare l’infrazione e multare l’automobilista dall’acceleratore facile.

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