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Il Nautico a Gaeta (3a parte)

Nei precedenti due articoli sul Nautico mi sono soffermato sulle attività svolte negli anni dall’Istituto e sul francobollo emesso dalle poste afghane in occasione del 150° anniversario dell’istruzione nautica a Gaeta. Quest’oggi concludo la serie di articoli sulla scuola di Piazza Trieste con un ultimo articolo che vuole ricordare e al tempo stesso celebrare la figura di Giovanni Caboto, a cui l’Istituto è intitolato. Egli nasceva nel 1450 circa a Gaeta da una famiglia molto in vista che, come accertato inequivocabilmente dal Codex diplomaticus cajetanus, ha per quasi due secoli prosperato in città, ricoprendo ruoli di ambasciatori, consoli nonché navigatori e mercanti. A seguito della conquista di Gaeta da parte degli Aragonesi, la famiglia Caboto, temendo la vendetta dei vincitori, dovette abbandonare la città e rifugiarsi nel 1461 a Venezia. Quindici anni dopo, nel 1476, Giovanni ottenne dal Senato di Venezia la cittadinanza. Purtroppo a Venezia non capirono le grandi potenzialità di Caboto e non furono interessati a sfruttare le qualità del giovane navigatore, perdendo, di conseguenza, l’occasione di inserirsi nel gruppo delle grandi potenze marinare europee impegnate nell’esplorazione degli oceani e di mari sconosciuti. Avendo ricevuto un rifiuto, nel 1496 Caboto si trasferì in Inghilterra, per convincere il re Enrico VII a sostenere il suo progetto. Il re si affrettò a concedergli l’autorizzazione, accogliendo il suo progetto di viaggio con lettere patenti del 5 marzo 1496. Fu così organizzata una spedizione di cinque navi, armate a spese di Caboto nel porto di Bristol, da dove, per motivi non conosciuti, il 2 maggio 1497 ne salpò solo una, il Matthew (naviglio di cinquanta tonnellate con un equipaggio di diciotto uomini).

Il 24 giugno 1497, approdò sull’isola di Capo Bretone e toccò la Nuova Scozia, avvistando l’isola di Terranova, e, nell’illusione di aver toccato l’estremità Nord Orientale dell’Asia, ne prese possesso in nome di Enrico VII. Nei primi giorni di agosto, dopo un’assenza di circa tre mesi, il Matthew fece ritorno a Bristol e la notizia delle nuove scoperte venne accolta in Inghilterra con grande giubilo anche tra la popolazione. Enrico VII pertanto concesse allo scopritore un premio di dieci sterline e più tardi una pensione annua di venti sterline. La Città di Gaeta, in memoria di tale illustre figlio, gli ha dedicato oltre l’Istituto Tecnico Nautico, anche il Lungomare ove si trova anche un monumento in suo ricordo.

Da un punto di vista filatelico invece, nel 1947, in occasione del 450° anniversario della scoperta, le Poste Canadesi hanno emesso un francobollo dal valore di 5c. e, dieci lustri dopo, in occasione dei 500 anni della scoperta del Canada, hanno nuovamente ricordato Caboto anche se congiuntamente con le poste italiane, così come si può facilmente notare dalla scansione del francobollo da 1300 Lire.

a cura di Alessandro Di Tucci

Leggi anche: http://www.gazzettinodelgolfo.it/il-nautico-a-gaeta-1a-parte/
http://www.gazzettinodelgolfo.it/il-nautico-a-gaeta-2a-parte/
http://www.gazzettinodelgolfo.it/gaeta-nei-francobolli-2/

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