L’antefatto: nel 2004 la Cetarola srl, società con sede in Frosinone, presentò un progetto per realizzare un complesso turistico in località “Monte Agnellone”, area di importante valore paesaggistico, naturalistico e archeologico.
La Regione bocciò quell’iniziativa e, nel 2007, la società presentò un nuovo progetto di lottizzazione. La giunta dell’allora sindaco Giovanni Agresti, nonostante le critiche dell’opposizione, diede l’ok al progetto con la stesura di una convenzione con cui la società lottizzante si impegnava ad assumere maestranze edili locali nell’ordine del 30% e, per la successiva gestione delle strutture e dei servizi, manodopera locale nell’ordine del 60%; in più prometteva la realizzazione dei lavori dell’ “Area Mercato” che avrebbe dovuto ultimare entro un anno dalla stipula della suddetta convenzione.
Nel 2008, la Regione, ritenendo necessario ottenere il parere sul vincolo paesaggistico, espresse parere negativo.
La Cetarola srl fece ricorso al Tar del Lazio ottenendo un nuovo esame del progetto da parte della Regione. Il 12 maggio 2010 la Regione tornò a bloccare la realizzazione del complesso turistico.
Il fatto: il 10 marzo 2014 il TAR ha accolto il ricorso della società CETAROLA SRL per la realizzazione della lottizzazione a Punta Cetarola, sospesa nel 2010 dal parere negativo della REGIONE LAZIO.
E qui cominciano le contraddizioni. Vediamole:
Mentre la Regione Lazio si fa garante di un interesse collettivo che riguarda direttamente il territorio del Comune di Itri e rilascia parere negativo al piano di lottizzazione, il COMUNE DI ITRI non solo SI SCHIERA CON LA SOCIETA’ PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO, MA, ADDIRITTURA, NEL 2009 PROPONE RICORSO AL TAR CONTRO LO STESSO PARERE SFAVOREVOLE DELLA REGIONE LAZIO.
Per la cronaca il ricorso del Comune di Itri è stato giudicato “IMPROCEDIBILE”.
AD OGGI, A SEGUITO DELLA SENTENZA FAVOREVOLE DEL TAR, IL PROBLEMA E’ ANCORA ATTUALE, come lo stesso TAR sottolinea al punto 4 delle motivazione della sentenza: “Da ultimo non può non evidenziarsi come competono all’autorità comunali le valutazioni e le scelte urbanistiche in sede di pianificazione lottizzatoria”.
L’impatto sul P.R.G.: La realizzazione del suddetto complesso turistico inciderebbe, e non di poco, sullo sviluppo urbano previsto dal nascente Piano Regolatore Generale, in quanto il progetto, secondo quanto si evince dalla convenzione, dovrebbe prevedere uno sviluppo di circa 100.000 metri cubi (CENTOMILA METRI CUBI), di cui: il “50% per residenze stagionali, il 30% per alberghi e residences e il 20% per attrezzature commerciali, ricettive e sportive”.
Nella bozza di proposta del nuovo PRG l’attuale previsione di cubatura destinata alla crescita urbana del Paese e, in particolare delle zone Turistiche, dovrà essere ridotta di circa un terzo a discapito degli interessi più diffusi e generali della cittadinanza itrana e della vocazione del nostro territorio rappresentata da realtà ricettive più piccole, più diffuse e più legate alle specificità agricole, paesaggistiche e naturalistiche (Agriturismi, BeB, Case Vacanza, Ostelli, etc.).
Il PD, tenendo fede al “Patto per Itri Futura per De Santis Sindaco”, stipulato con i cittadini e con i membri della maggioranza dell’attuale amministrazione, ribadisce il rispetto dei contenuti del programma elettorale che, nell’ambito del Nuovo Piano Regolatore proponeva:
“eliminazione delle zone turistiche a mare ed individuare una modesta zona turistica più specializzata per la creazione di sole strutture alberghiere e ricettive, strutture utilizzabili per uso congressuale e vario nei periodi non estivi. Sarebbe opportuno individuare detta zona turistica specializzata più vicino al centro urbano. Siamo, infatti, convinti che i mega-villaggi turistici non siano un’occasione di sviluppo per Itri. Lo saranno forse per i commercianti di Sperlonga, vista la posizione prospettata, ma certamente non porteranno alcun vantaggio ad Itri”
Riteniamo il PRG un obiettivo irrinunciabile, e il miglior strumento per l’eliminazione delle zone turistiche a mare; tuttavia si sta valutando, nel rispetto dei ruoli istituzionali, l’attuabilità della “Variante Zone Turistiche” probabilmente di più immediata attuazione rispetto al redigendo PRG.
Al momento registriamo con favore la posizione del Sindaco De Santis, che la prossima settimana si recherà in Regione per le opportune verifiche.
E’ sicuramente il momento di fare chiarezza e di far uscire allo scoperto chi vuole stare con un piede in due scarpe.
Comunicato Stampa
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