“Il pomo della discordia”: Carlo Buccirosso all’Ariston di Gaeta racconta l’omofobia

Di Gabriella Gelso.

Tutto esaurito, al teatro Ariston di Gaeta, per la due giorni (21 e 22 novembre) dedicata alla commedia scritta e diretta dall’attore partenopeo, Carlo Buccirosso, che con la sua allegra compagnia, ha fatto sorridere ed emozionare il pubblico presente. “Il pomo della discordia”, questo il titolo della rappresentazione scenica, la quale narra, la storia di una famiglia comune, alle prese con una problematica, che sempre più spesso oggi, è oggetto di incomprensione e discordia all’interno dei nuclei familiari, ovvero, l’omofobia.

Nel giorno del trentesimo compleanno del figlio del notaio Nicola Tramontano, Achille, la sorella Francesca organizza una festa a sorpresa, durante la quale spera che suo fratello riesca finalmente a confessare al padre la propria omosessualità. Per spingerlo a farlo, Francesca, con la complicità della madre Angela, invita Christian, fidanzato di Achille (che da tre anni finge invece di essere fidanzato con Francesca), l’amico Manuel, trasformista che si presenta alla festa travestito da donna e Sara, l’unica fidanzata donna di Achille prima della scoperta della propria omosessualità. Completano la lista degli invitati il vicino di casa Oscar, architetto che sembra avere un debole per Achille, e Marianna Formisano, psicologa ed amica di famiglia. L’arduo compito di Achille è reso ancor più difficile dal carattere spigoloso del padre, burbero e dal sarcasmo tagliente, il quale, già a conoscenza del segreto del figlio, non fa nulla per nascondere la propria omofobia.

Tra gli elementi di discordia c’è anche la volontà di Achille di volersi ridurre il pomo d’Adamo, ritenuto troppo vistoso. Ma solo l’amore che un genitore nutre nei confronti del proprio figlio, riuscirà a mettere fine all’ormai deleterio contrasto tra Achille e suo padre, quest’ultimo nonostante non riesca a capire ed accettare la natura dell’erede, si rende conto di dover cercare di superare le sue paure perché rischia di perdere la sua famiglia, schierata in difesa del giovane Tramontano. Tra i momenti più toccanti dell’opera teatrale, sicuramente, troviamo la meravigliosa voce di Maria Nazionale, sulle note di Sal Da Vinci. Eccezionali anche gli altri componenti del cast, composto da: Monica Assante di Tatisso, Giordano Bassetti, Claudiafederica Petrella, Elvira Zingone, Matteo Tugnoli, Mauro de Palma, Peppe Miale, Fiorella Zullo e Gino Monteleone.

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