Il porto di Gaeta si conferma asset fondamentale per l’economia del basso Pontino: in questi giorni, infatti, è stato ultimato l’imbarco di una nota azienda produttrice di Calce del territorio, che grazie al porto ha potuto effettuare un importante operazione di esportazione verso l’Africa.
L’apertura ai mercati mondiali è stata resa possibile grazie alla sinergia con due aziende di Gaeta: l’impresa portuale e operatore logistico intergroup, che ha curato il ciclo logistico e l’imbarco sulla nave “Bothnia”, e l’agenzia marittima Lellimar, storico marchio dello scalo pontino.
Il porto di Gaeta, essenziale “porta” in connessione col resto del mondo, è dunque quell’asset che permette a molte aziende situate nel territorio che va dall’alta Campania fino a Roma e fino al Molise e all’Abruzzo di poter esportare le proprie merci in maniera rapida ed efficiente, anche in un momento in cui il mercato nazionale mostra segni di crisi.
Il porto di Gaeta si conferma asset fondamentale per l’economia del basso Pontino: in questi giorni, infatti, è stato ultimato l’imbarco di una nota azienda produttrice di Calce del territorio, che grazie al porto ha potuto effettuare un importante operazione di esportazione verso l’Africa.
L’apertura ai mercati mondiali è stata resa possibile grazie alla sinergia con due aziende di Gaeta: l’impresa portuale e operatore logistico intergroup, che ha curato il ciclo logistico e l’imbarco sulla nave “Bothnia”, e l’agenzia marittima Lellimar, storico marchio dello scalo pontino.
Il porto di Gaeta, essenziale “porta” in connessione col resto del mondo, è dunque quell’asset che permette a molte aziende situate nel territorio che va dall’alta Campania fino a Roma e fino al Molise e all’Abruzzo di poter esportare le proprie merci in maniera rapida ed efficiente, anche in un momento in cui il mercato nazionale mostra segni di crisi.