Si è svolto nel pomeriggio di ieri, l’incontro tra il Presidente della Marina Club Giovanni Di Russo ed il Presidente del Parco Regionale Riviera di Ulisse dott. Davide Marchese per approfondire gli aspetti riguardanti l’idea progetto sul riordino della linea di costa del litorale formiano.
Al termine del lungo colloquio, il Presidente del Parco Riviera di Ulisse ha dichiarato di condividere appieno il progetto del nuovo waterfront, in quanto oltre a mettere in contatto il centro città con il suo mare, svolge un’opera di recupero e valorizzazione dei beni ambientali ed archeologici dislocati lungo la costa che sono attualmente lasciati nel più totale abbandono.
Questo progetto può essere facilmente integrato con altri che possano costituire una rete progettuale condivisa, frutto di una visione comune, per tutta la costa del Comune e di Formia (da Vindicio al Parco di Gianola) e dell’intera Riviera di Ulisse.
Formia, continua il Presidente Marchese, per la sua storia, il suo ruolo, la sua posizione, il porto e la stazione è la porta naturale della Riviera di Ulisse è quindi, in quanto luogo di accoglienza primario, è doveroso rivalutarne tutte le bellezze naturalistiche ed archeologiche a partire dalla costa.
Inoltre Marchese, oltre a supportare il progetto illustrato dal Presidente Di Russo, intende unirsi al suo appello lanciato alle forze politiche della città, quello cioè di adoperarsi negli interessi di Formia, convergendo trasversalmente su idee e progetti, mettendo in primo piano (finalmente!) i contenuti e le proposte, mostrando davvero “la visione futura” della città e non continuare a contrapporsi solo per questioni di prestigio o aspirazioni personali.
Il Presidente Di Russo ha ringraziato l’Ente Parco riviera di Ulisse per la disponibilità dimostrata ed ha annunciato a breve un’iniziativa che permetterà gratuitamente a tutti i formiani che lo volessero, di visitare da mare, quindi con l’ausilio di una barca, il tratto di costa che và dal porticciolo Caposele sino alle grotte di Sant’Erasmo, in modo da toccare con mano l’immensa ricchezza che abbiamo fra le mani ed il modo in cui viene trattata.