Una maxi sfilata di 200 pulcinella per celebrare la maschera italiana più conosciuta nel mondo. L’appuntamento si è svolto l’11 maggio ad Acerra (Napoli), proprio nel comune campano che nel 1600 diede i natali al celebre Pulcinella.
Il Teatro Bertolt Brecht, che da anni dedica il suo teatro per ragazzi alle avventure del famoso personaggio, ha aperto il festival con la gran parata e “Pulcinella Mon Amour”. Lo spettacolo itinerante con maschere, pupazzi giganti, trampoli e musica dal vivo ha divertito ed entusiasmato il pubblico accorso al castello baronale.
Pulcinella, la maschera napoletana per eccellenza della commedia dell’arte, ha celebrato se stesso con un maxi raduno di 12 compagnie di burattinai provenienti da tutta Italia e dalla Repubblica Ceca.
Omaggiato di continuo dalla grande stampa internazionale, dall’Indipendent che ricorda come abbia ispirato il burattino inglese Punch, al Times, Guardian, Telegraph, Financial Times, Washington Post, El Pais che ne raccontano storia, tradizioni, moderne riletture nell’arte e nello spettacolo, Pulcinella è da sempre un fenomeno che supera i confini italiani.
La storia racconta che un contadino di Acerra, Puccio d’Aniello, nel ‘600 si unì come buffone ad una compagnia di girovaghi di passaggio nel suo paese. La faccia scurita dal sole di campagna ed il naso lungo diedero vita all’inconfondibile aspetto del personaggio di Pulcinella, figura che ha ispirato nei secoli generazioni di attori e drammaturghi.
Ad Acerra si sono riuniti tutti gli ambasciatori di Pulcinella nel mondo, con una maxi sfilata nelle strade dell’antico comune del napoletano unica per suggestioni e quantità di artisti presenti. Un evento voluto dal Comune di Acerra con il sostegno della Regione Campania. Presenti, tra i tanti, i maestri burattinai Bruno Leone e Salvatore Gatto.
Il programma dedicato a Pulcinella, è stato pensato anche per rilanciare il prestigioso Museo acerrano dedicato alla maschera. Infatti in un’ala del Castello Baronale di Acerra, è possibile visitare il Museo di Pulcinella, del folklore e della civiltà contadina, fondato nel 1992. Si tratta di una struttura unica nel suo genere, dodici sale di esposizione tutte dedicate a Pulcinella e alla tradizionale maschera.