«È dall’aprile scorso che attendiamo invano risposte concrete e assunzioni di impegno. È da quando il sindaco Di Giorgi e gli assessori di allora Cirilli e Tripodi hanno pubblicamente “promesso” un regolamento comunale, per definire nel dettaglio la disciplina del rilascio di permessi ed autorizzazioni per gli impianti a biogas da realizzarsi sul territorio di Latina. E da quando il primo cittadino ha ribadito con forza e convinzione che nessuna centrale di simili fattezze sarebbe stata costruita in via della Cava, in zona Chiesuola. Ora a distanza di circa un anno, non avendo visto posizioni ferme in merito (vedasi l’iter di approvazione del regolamento), chiediamo di fare il punto della situazione e che l’amministrazione comunale sia chiara una volta per tutte sulle sue responsabilità e assunzioni di impegno».
Così i membri del Comitato No Biogas Latina, ancora una volta preoccupati dallo stallo e dall’immobilità dei politici del capoluogo, evidentemente poco interessati o formati sulla questione e sulle problematiche che si evidenzierebbero con la costruzione di un impianto a biogas a ridosso delle abitazioni e a poche centinaia di metri da una scuola elementare e materna.
«C’è bisogno di un “colpo di reni”, oggi più che mai, per poter davvero scongiurare il pericolo che incombe sul nostro presente e sul futuro dei nostri figli e nipoti – continuano dal comitato – Ancora non c’è traccia del regolamento, nonostante la discussione in commissione Urbanistica (e il regolamento è il documento essenziale per poter tutelare il territorio, le sue colture e la salute di tutti i cittadini) e non è stato convocato come da noi in precedenza richiesto un consiglio straordinario sul tema con la partecipazione delle associazioni di categorie. La nostra preoccupazione riguarda anche la prossima udienza del TAR, in programma il 21 maggio, che dovrà esprimersi sul merito della sospensiva concessa lo scorso settembre: l’avvocatura del Comune saprà tenere testa ad una materia così specifica e complessa come quella degli impianti a biogas? Se non ha saputo farsi valere in prima battuta, saprà farlo ora quando il Tribunale Amministrativo del Lazio potrebbe consegnare all’azienda il permesso a costruire su un vassoio d’argento? Evidenziamo con rammarico il disinteresse di chi ci amministra, maggioranza ed opposizione indistintamente. Ed è curioso, se non strano, il silenzio assoluto di quei consiglieri comunali del Partito Democratico più zelanti e sempre attivi per le più disparate questioni, soprattutto per quelle ambientali».
Ora il comitato No Biogas Latina, nato dai residenti della Chiesuola ma da subito al lavoro per la protezione dell’intero territorio comunale e provinciale, chiede al Sindaco Di Giorgi un nuovo confronto pubblico, per rassicurare la popolazione del luogo e soprattutto per ribadire il suo impegno a contrastare con ogni mezzo e con forza la realizzazione degli impianti a biogas nei territori di sua competenza. Così da porre fine ad una politica fintamente sorda e cieca e ad un modo di amministrare il territorio che lascia intravedere continue lacune da un punto di vista di controllo e tutela.
E si ribadisce che il comitato e tutti i suoi appartenenti, non sono contro il progresso o la libera impresa, bensì schierati a tutela del patrimonio ambientale, delle colture d’eccellenza del territorio ed in particolar modo della salute pubblica.
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