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Imprese oggi condanna le scelte della Confcommercio Lazio Sud

Il Presidente della Confcommercio Lazio Sud ha perso l’ennesima occasione per tacere e per evitare di compiere l’ennesima figuraccia nei confronti delle imprese e del mondo delle istituzioni e della politica.

​Non ci meraviglia più di tanto, tale è lo stato confusionale in cui versa quella Organizzazione in Provincia e l’accanimento con cui persegue soltanto l’obiettivo di difendere soltanto i propri interessi di bottega.

​Perché attaccare il Sen. Claudio Moscardelli? Quale è il peccato di lesa maestà di cui si è macchiato? Pensate un po’: non aver consultato le cosiddette “associazioni maggiormente rappresentative”. E che cosa gli avrebbero dovuto dire costoro al Sen. Moscardelli? Semplicemente di applicare la Direttiva Bolkestein (che, asserisce il Dott. Acampora; “dovrà essere applicata”) e che ovviamente dovrebbero svolgersi i Bandi.

​Ed allora noi non possiamo che ringraziare pubblicamente in Sen. Claudio Moscardelli per l’iniziativa che ha preso insieme ad altri Senatori del PD della Provincia di Frosinone, ed altri che conosciamo, – ma ringraziamo anche gli altri Deputati e Senatori di tutte le Forze Politiche che ci sono state vicine e ci hanno sostenuto – perché hanno compreso la gravità della situazione che si stava determinando nell’intero comparto degli ambulanti in Italia.

​Con l’applicazione della Direttiva Bolkestein 196.000 imprenditori ambulanti in Italia, ma ben 3.700 nelle Provincie di Latina e di Frosinone e 20.000 complessivamente nel Lazio, avrebbero ottenuto delle concessioni limitate a massimo 12 anni, dopodiché sarebbero diventati tutti disoccupati perché privi di ogni titolo. Parliamo di un indotto di circa 1 milione di imprese in Italia, e di oltre 15.000 nelle nostre Province. 

Ciò in conseguenza dei Bandi che i Comuni avrebbero dovuto emanare e che invece, responsabilmente, hanno bloccato in attesa delle decisioni del Governo. Alcuni li hanno emanati e poi li hanno revocati, come il caso di Aprilia ecc.

​Altro che demagogia sulla Bolkestein. Solo un irresponsabile come il Dott. Acampora ed i suoi accoliti a livello nazionale possono fare simili affermazioni. Edc invece di blaterare dovrebbero chiedere scusa ad una intera categoria che a causa loro era destinata alla morte certa tra 12 anni.

Vero è che proprio le nostre iniziative e gli incontri avuti anche dalla nostra Associzione con i vertici nazionali di tutte le forze politiche, poi con l’ex Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ed infine con la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dott. Maria Elena Boschi, hanno indotto il Governo ad inserire nel decreto Milleproroghe la proroga delle concessioni fino al 31.12.2018, poi ratificata dal Parlamento. 

​Ma vi è di più: il 28 febbraio u.s. si è svolto un incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico, Dott. Carlo Calenda, al quale ha preso parte anche il Segretario Generale della Associazione Imprese Oggi – Confimprese Italia, a seguito del quale si è avviata una fase di discussione con i vertici delle Regioni, dell’ANCI e con la Autorità Garante della Concorrenza per far si che questo settore venga definitivamente estromesso dalla applicazione del D. Lgs. n. 59/2010 che ha recepito la Direttiva Bolkestein.

​Tutto ciò è il frutto di un grande movimento di massa degli ambulanti di tutta l’Italia che nell’ultimo anno ha promosso manifestazioni pacifiche e molto partecipate tra cui l’ultima del 15 marzo scorso alla quale hanno preso parte oltre 20.000 ambulanti.

​Tutti, ormai, si sono resi conto di tre fatti: ​

1. – che le Associazioni autonome come la nostra ormai rappresentano effettivamente gli ambulanti in Italia e che le sedicenti Associazioni di Categoria sono ormai delle scatole vuote;

2. – che l’interesse di queste ultime era solo ed esclusivamente quello NON DI DIFENDERE GLI AMBULANTI ma bensì di GESTIRE i BANDI per fare cassa su di essi;

3. – che queste organizzazioni, dal 2012 in poi, hanno portato le Istituzioni a credere che la Direttiva Bolkestein era condivisa dagli operatori ambulanti e che dunque era giusto applicarla.

Dunque in Italia la partita della Direttiva Bolkestein si è riaperta definitivamente e solo la Confcommercio, la FIVA e poche altre, sono rimaste a difenderla ad ogni costo.

E il Dott. Acampora, poverino, ci ricorda molto l’ultimo giapponese rimasto a combattere una guerra ormai finita da tempo. Che pena.

 Comunicato Stampa Imprese Oggi

redazione

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