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Gaeta

Incendio a bordo di una nave nel porto di Gaeta, ma è un’esercitazione della Guardia Costiera

Nella mattinata di ieri, mercoledì 22 dicembre, si è svolta nel porto di Gaeta un’esercitazione complessa coordinata dalla Capitaneria di porto di Gaeta, per testare l’efficienza del dispositivo di sicurezza ed il livello di preparazione del personale della Guardia costiera e degli altri Organi ed Enti cooperanti nella gestione delle emergenze che possono verificarsi in porto.

Lo scenario prevedeva la simulazione di un incendio a bordo di una nave ormeggiata presso le banchine del porto di Gaeta, prontamente segnalato dal comandante della nave alla sala operativa della Capitaneria di porto, che, come da procedure di emergenza, assumeva il coordinamento delle operazioni e dava immediato avvio alle azioni pianificate per fronteggiare l’emergenza.

Venivano così allertati le squadre dei Vigili del fuoco,  il  rimorchiatore portuale in servizio di guardia ed  il rimorchiatore “Bino”, mezzo dotato di dispositivi di lotta all’inquinamento marino, appositamente dislocato nel porto di Gaeta nell’ambito della convenzione attivata su tutto il territorio nazionale dal Ministero della transizione ecologica.

Contestualmente veniva creata una cornice di sicurezza, in mare, tramite l’intervento di due motovedette della Guardia costiera, la MV CP 856 e la MV CP 724, ed un Guardiacoste del Gruppo Navale della Guardia di Finanza, ed a terra, ad opera del nucleo NOIP (Nucleo Operativo Intervento Portuale) della Capitaneria di porto.

L’esercitazione è proseguita con lo sbarco di un marittimo rimasto ferito nell’incendio, per le necessarie cure mediche da parte del personale del Servizio 118, con l’intervento dell’ambulanza, che, dal momento della chiamata all’arrivo in porto, impiegava poco più di 2 minuti.

Contestualmente è stato simulato uno sversamento in mare di carburante dal lato sinistro della nave, disponendo così anche l’intervento dei mezzi navali della ditta Ecogolfo, concessionaria per il servizio di disinquinamento del porto di Gaeta, che si è esercitata nella messa a mare delle panne pneumatiche per il contenimento degli idrocarburi, coadiuvando così il rimorchiatore “Bino”, che interveniva a tutela dell’ambiente marino impiegando il dispositivo oil skimmer, in grado di recuperare gli idrocarburi sversati sulla superficie marina, ed i sistemi di bordo per l’analisi delle acque al fine di valutare la bontà delle attività di bonifica.

Successivamente si simulava anche il ritrovamento di un pacco sospetto in banchina,  per valutare, in uno scenario emergenziale di tipo complesso, la prontezza in caso di incidenti di security, con il coinvolgimento della Prefettura di Latina, e l’intervento del Port Facility Security Officer (PFSO) dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro-settentrionale, della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, al fine di garantire gli aspetti di polizia ed ordine pubblico.

L’esercitazione, conclusasi positivamente e con esiti soddisfacenti, ha contribuito ad affinare e perfezionare le procedure di comunicazione ed a migliorare la cooperazione tra le Amministrazioni dello Stato e gli operatori portuali deputati ad intervenite, sotto il coordinamento operativo della Capitaneria di porto, per fronteggiare simili, delicate situazioni emergenziali, presupposti essenziali, assieme al mantenimento di elevati standard addestrativi degli equipaggi dei mezzi navali e terrestri e del personale di sala operativa, per una risposta immediata ed efficacie in caso di emergenze reali in mare ed in porto.

Simili attività addestrative non sono né occasionali né estemporanee, ma sono accuratamente calendarizzate e pianificate in relazione alle specificità di ogni singola realtà portuale. Infatti, nella scorsa settimana l’Ufficio locale marittimo di Formia ha coordinato analoga esercitazione, simulando lo scoppio di un incendio a bordo di un aliscafo della “Laziomar Spa”, destinato al trasporto dei passeggeri per le isole pontine ed ormeggiato alla banchina Vespucci del porto di Formia. Anche in tale circostanza Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Polizia locale hanno testato il loro consolidato coordinamento nella risposta all’emergenza ed attivato con esito positivo le procedure di intervento e soccorso.

redazione

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