Incendio all’impianto di Carano Giannottola. Danneggiato in maniera grave l’impianto di dearsenizzazione, tra i più grandi d’Europa.Acqualatina al lavoro per una soluzione temporanea

In riferimento all’incendio avvenuto lo scorso sabato 12 agosto, nel Comune di Aprilia, e che ha coinvolto anche la centrale di produzione di Carano Giannottola, compromettendo la funzionalità dell’impianto di dearsenizzazione attivo in quel sito, di seguito si forniscono aggiornamenti.

 

I VALORI DELL’ARSENICO

A seguito della mancata funzionalità dell’impianto di dearsenizzazione, sono stati effettuati ripetuti prelievi, dalle ASL competenti. 

I valori, leggermente al di sopra dei limiti tabellari, hanno comportato l’emissione di ordinanze di non potabilità da parte dei Comuni impattati: Comune di Aprilia (a esclusione di Campoleone), Comune di Nettuno (a esclusione delle zone Cadolino e Santa Barbara), i Borghi dell’area nord di Latina (Borgo Montello, Borgo Bainsizza, Borgo Santa Maria, Borgo Sabotino, Foce Verde e Le Ferriere) e la Località Piano Rosso nel Comune di Cisterna di Latina.

I valori comunicati dalla ASL di Latina sono, ad oggi, tra 10 e 12 microgrammi/litro, a fronte di un limite da normativa di 10 microgrammi/litro.

A fronte di molte richieste di chiarimento ricevute dal gestore, si ricorda che le ordinanze sindacali vietano l’utilizzo dell’acqua per i soli usi potabili e per la preparazione di cibi e bevande, mentre è consentito per pratiche di igiene personale che non comportino ingestione.

LA SOLUZIONE TEMPORANEA E QUELLA DEFINITIVA

La Società, a fronte del grave danno subìto, ha immediatamente reagito studiando una soluzione che consenta il ripristino della normale funzionalità nel più breve tempo possibile: la posa in opera di un impianto temporaneo di Co2 necessario per il funzionamento dell’impianto dell’arsenico, in grado, quindi, di riportarne i valori al di sotto dei limiti tabellari.

L’impianto sarà attivato entro la prossima settimana.

Parallelamente, proseguono anche le opere per la sostituzione delle parti dell’impianto compromesse dall’incendio, così da ripristinare quanto prima, e in modo definitivo, il normale funzionamento del dearsenizzatore.

 

MEZZI SOSTITUTIVI MESSI A DISPOSIZIONE DA ACQUALATINA

Per sopperire al disagio, Acqualatina ha posizionato delle autobotti a Nettuno (in Via Scipione Borghese e in Via della Liberazione, nei pressi dell’ingresso del poligono militare), ad Aprilia (in Via Amburgo) e a Latina (presso il campo sportivo di Borgo Montello).

 

INVESTIMENTI E DANNI

L’incendio ha arrecato importanti danni a quello che si attesta tra i più grandi impianti di dearsenizzazione d’Europa, costato al Gestore oltre 3 milioni di euro. L’installazione di questo e altri impianti di dearsenizzazione ha permesso, ad Acqualatina, di essere il primo gestore del Lazio e tra i primi d’Italia ad aver riportato i valori dell’arsenico entro i limiti imposti dalla Comunità Europea (10 microgrammi/litro), con un investimento totale di 17 milioni di euro.

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