Resta alta l’attenzione dell’articolazione forestale dell’Arma dei Carabinieri nell’ambito degli incendi boschivi, visto anche le attuali alte temperature, ben superiori alla media del periodo stagionale.
Nella giornata di ieri militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Priverno, congiuntamente a militari della Stazione Carabinieri di Roccagorga, a seguito di chiamata della Compagnia Carabinieri di Terracina, sono intervenuti per un incendio in località “Colle Rifo” del comune di Roccagorga.
L’incendio, ancora in atto, sviluppatosi all’interno di una proprietà privata, aveva interessato un uliveto e piante di sughera per una superficie di circa 3000 mq.
Lo stesso aveva le caratteristiche di suscettibilità ad espandersi sulla limitrofa area boscata ed all’interno dell’area erano presenti delle arnie con le api, rimaste coinvolte nel fuoco, con interessamento anche alcune strutture agricole.
I militari, utilizzando il metodo delle evidenze fisiche (M.E.F.) ricostruivano la dinamica dell’incendio durante le prime fasi di sviluppo e, dalle tracce lasciate dalla combustione nel punto di origine, si appurava che il fuoco che ha causato l’incendio si è originato all’interno di un uliveto/frutteto e precisamente da un abbruciamento di rifiuti vegetali dove veniva rinvenuto e sottoposto a sequestro un accendifuoco a gas utilizzato per l’accensione dei cumuli.
Il MEF è un sistema d’indagine che permette, sulla base di rilevi tecnici inerenti alla tipologia di soprassuolo boscato bruciato, alle condizioni del vento, all’orografia del terreno e di altre evidenze fisiche (corteccia bruciata, segni sul terreno) di risalire all’origine dell’incendio ed in particolare al punto di innesco, ovverossia dove sarebbe partito l’incendio, oltre alla possibile presenza di ordigni incendiari È stata pertanto denunciata per incendio boschivo colposo l’esecutrice materiale degli abbruciamenti sopra indicati.