Instagram dice stop ai filtri dando il via ad un importante cambiamento, che però avverrà solamente in parte.
Lo stop ai filtri annunciato da Instagram ha fatto molto discutere. Per la piattaforma è tempo di cambiamenti importanti e, dopo la rinuncia di Meta al fact-checking e alla moderazione dei contenuti sui suoi social, è arrivata un’altra novità che farà sicuramente la differenza. Per Instagram si tratta di una vera e propria svolta, seppur solamente “parziale”.
Da anni i filtri utilizzati quotidianamente da milioni e milioni di utenti sono al centro di un acceso dibattito. Gli effetti negativi che i social network possono avere sul modo in cui percepiamo noi stessi e il resto del mondo sono ormai noti e il ricorso a strumenti in grado di cambiarci i connotati rifacendosi a standard di bellezza irraggiungibili può diventare causa di insicurezza e scarsa autostima.
Questa tendenza coinvolge in particolare i più giovani. L’esposizione ai social non rischia solo di provocare dipendenza e portare all’isolamento, ma anche di spingere gli utenti in un circolo vizioso fatto di continui paragoni e confronti con gli altri, sentendosi sotto pressione. Per molti, la scelta di Instagram di chiudere Meta Spark (piattaforma che permette di creare effetti di realtà aumentata sulle app Meta) va proprio in tal senso.
Stop ai filtri su Instagram: ecco cosa succede dal 14 gennaio
Il social ha preso una decisione che passerà alla storia. “A seguito di un’attenta valutazione”, come affermato nel comunicato ufficiale di Instagram, si è optato per lo stop degli effetti AR. Tuttavia questo cambiamento di rotta riguarda solamente quelli “creati da terze parti, inclusi i marchi”. I filtri di proprietà di Meta, quindi, continueranno ad essere utilizzabili.
L’azienda ha sottolineato la sua intenzione di “dare priorità ai prodotti che riteniamo possano soddisfare al meglio le esigenze future dei nostri consumatori e dei clienti aziendali”. Nonostante il successo riscosso da Meta Spark, dunque, gli effetti AR non potranno più essere usati: così si passa da oltre 2 milioni di filtri a disposizione degli utenti a 140.
Secondo alcuni, in realtà, la decisione dell’azienda sarebbe da ricondurre più alla volontà di avere il controllo totale sui suoi prodotti che al benessere mentale degli utenti messo a rischio dai filtri. La mossa della piattaforma ha allarmato i creatori e gli sviluppatori, ai quali però è stata data la possibilità di scaricare i propri contenuti prima della chiusura definitiva di Meta Spark e di salvare gli effetti desiderati.