Integrazione culturale oltre che condanna della violenza sulle donne: a Itri si parla in europeo

Di Orazio Ruggieri

ITRI – Doveva essere l’occasione per ribadire, all’unisono, la condanna della violenza sulle donne. A Itri, il significato del 25 novembre ha voluto fare suo anche il messaggio dell’autentica integrazione tra i popoli. All’uopo il momento commemorativo non si è esaurito nella canonica giornata fissata per ribadire la comune finalità per lo specifico problema, ma ha avuto una coda tanto particolare per i contorni che l’hanno accompagnata. A testimonianza, infatti, di questa iniziativa di sensibilizzazione, il comune ha favorito la realizzazione, in via Enrico Toti, di un’opera di Street Art dedicata alla donna. “La fantasiosa creatività dell’artista francese Sema Lao –hanno evidenziato il sindaco Antonio Fargiorgio e l’ing. Mattia Punzo, consigliere delegato al turismo e alle politiche giovanili, che ha personalmente sollecitato la realizzazione di questo particolare momento di solidarietà e che la foto di Arianna Barone riprende insieme all’avv. Fargiorgio e alla ragazza al termine del lavoro- ha lasciato, in una località del paese scelta appositamente lontano dal centro e significativamente prossima al quartiere della 167 Lago, il segno del contributo tangibile fornito al comune impegno dalla forte valenza socio-epica. Il messaggio non si esaurirà con il 25 novembre, ma verrà perpetuato grazie pure al flusso di pedoni e automobilisti in transito davanti l’immagine che si colloca a ridosso anche della panoramica Itri-Sperlonga. Tra l’altro, l’Amministrazione comunale, al fine di ribadire il NO al femminicidio e alla violenza di genere, ha invitato, dal 25 novembre e fino alla fine del mese, tutti i cittadini a dare un tocco di rosso a balconi e davanzali delle proprie abitazioni. Per la ricorrenza, sulla facciata della Casa comunale, è stato esposto un drappo rosso come segno inequivocabile del rifiuto di ogni forma di violenza e discriminazione sulle donne”. Un simpatico siparietto ha pure accompagnato il momento realizzativo del dipinto. L’artista d’oltralpe, si è impegnata con una lena tale che le ha fatto dimenticare –come ha poi riferito- di consumare il panino che aveva approntato per l’ora del pasto. Non ha però resistito al garbato gesto di una famiglia che, avendola notata, le ha approntato un piatto di spaghetti, accompagnandolo con una forchetta che la ragazza ha subito afferrato, insieme al piatto caldo, commentando “Per degustare questi fa d’uopo fermarsi dal lavoro!”. Altri residenti del posto le hanno conferito le classiche olive itrane e del formaggio che Sema Lao ha ordinatamente riposto nella valigia “per portare in Francia sia la qualità della gastronomia itrana, sia e soprattutto la vocazione all’ospitalità che ho trovato a Itri”. E, come messaggio di integrazione, non è certamente poco!

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